Il continuo recupero della tradizione artistica dal Rinascimento al Novecento (Sironi, Casorati, Picasso) e tematiche esistenziali quali identità e destino sono al centro della ricerca di Fernanda Sanna (Cagliari, 1974), giovane pittrice cagliaritana alla sua prima mostra personale.
Le nove opere di grande formato esposte, comprendenti un arco cronologico che va dal 1998 al 2003, sono tutte caratterizzate da temi e modi espressivi che si ripetono come una costante. Il tema della maschera, ” come metafora di una forma che imprigiona e condiziona l’esistenza umana”, il nitore delle forme, la linea decisa e sicura che rende plastiche le figure sino ad una scomposizione formale e una vivacità
Si passa così dalle prime prove (“La sposa”) ricche di citazioni e simboli, allusioni e atmosfere brumose, al nudo classico dai tratti spigolosi de “L’attesa” che con tratto sinuoso e sicuro si staglia su uno sfondo spoglio e desolato; silenzio e armonia ritroviamo anche in opere come “Gli amanti” simbolo della incomunicabilità della coppia, della complessa precarietà dell’esistenza o “Mestruo”, riflessione sulla condizione femminile. Mentre gli esiti più recenti offrono un’evoluzione verso una scomposizione formale, uno stravolgimento prospettico, tonalità stridenti, una geometrizzazione delle forme che s’incastrano e confondono. Primitivismo e
maria dolores picciau
vista il 27 settembre 2003
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Come al solito le novità e gli artisti giovani vengono alla luce dai meandri dell'arte sarda solo grazie a questa piccola galleria che riesce a presentare sempre cose nuove e sopratttto nuovi artisti che meritano la loro presenza nel panorama sardo.
Bravissima l'artista Fernanda Sanna soprattutto nell'opera "gli amanti" nella quale è riuscita a racchiudere tutto il mondo dei due amanti, ma che si proiettano nello spazio dando loro una piacevole dissolvenza senza agiungere nulla di superfluo ma piccoli e inpercettibili segni per dimostrare la grandezza dell'essere.
Complimenti