In una nuova galleria, intesa come luogo d’incontro per parlare di creatività, l’arte del genio indiscusso del XX secolo è reinterpretata con spirito dissacratorio da Bob Marongiu. Celebri dipinti di Pablo Picasso sono rielaborati e invasi da una nuova linfa, originale, fantasiosa e ironica. I personaggi della cosiddetta Bob Art, un’officina che sforna sogni, idee, opere colorate, si inseriscono con creatività all’interno delle opere dell’artista spagnolo. Marongiu ripercorre col suo pennello la vita artistica di
La vita, realizzata dall’artista iberico nel 1903, è ripresa dal pennello di Marongiu che ne esalta le forme plastiche, statuarie e possenti. Compaiono grandi pupille nere cinte da contorni bianchi: sono gli occhi che caratterizzano i personaggi fantastici del bestiario di Bob Marongiu e che l’artista ripropone in ognuna delle sue rielaborazioni. Per dare sfogo all’estro creativo e all’intento dissacratorio l’artista stravolge anche i titoli: Les demoiselles d’Avignon, opera chiave dell’arte contemporanea, è chiamata Le demoiselles de Pabillonis, sostituendo la città sede del Palazzo Papale con un piccolo comune del cagliaritano; Le portrait de Marie Therese Walter è riproposto come Il ritratto di Maria Teresa Mulas e ancora Guernica per l’occasione diventa Bagdad, scenario dell’attuale guerra in Medio Oriente. I venticinque dipinti sono accompagnati da rappresentazioni goliardiche di animali colorati realizzati in stoffa.
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Per me i "dipinti" rispecchiano il momento di totale e assoluta incertezza artistica di questi ultimi 20 anni. C'è molta furbizia, nelle tele.
Ripetitive e spesso mascherate da illustrazioni già viste. Arte da supermercato dell'Arte (e nemmeno a buon prezzo). Discount delle parole per incensare il mercimonio travestito di colori. Sfruttamento della memoria infantile. Ma tant'è, di questi tempi tutti possono avere l'onore di chiamarsi "artisti".