Per ogni progetto portato a compimento, ogni anno centinaia di altre proposte di artisti, architetti, designers in tutto al mondo rimangono irrealizzate ed invisibili al pubblico. A questo si propone di porre rimedio l’Agency for Unrealised Projects (AUP), iniziativa – presentata in questi giorni a Londra da Serpentine Gallery ed E-flux – che cercherà di documentare ed illustrare questi lavori attraverso pubblicazioni, un archivio ed un ufficio che raccoglierà questo materiale “sommerso”. L’archivio, che si baserà sul materiale raccolto in dieci anni da Hans Ulrich Obrist – condirettore e Director of International Projects della Serpentine Gallery – e si aggiornerà continuamente con le nuove segnalazioni, si propone di riordinare i progetti, metterli a disposizione del pubblico e – dove possibile – realizzarli. Il progetto si inserisce in una più vasta iniziativa di ricerca e collaborazione con e-flux – l’Institute for New Social Research – promossa da Julieta Aranda e Anton Vidokle.
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