28 agosto 2012

Al via a “Sinopale”, la quarta edizione della Biennale di Sinop: un programma attualissimo, coinvolgimento diretto della popolazione locale e anche una presenza italiana

 

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La Biennale di Sinop, giunta alla sua quarta edizione, ha aperto ufficialmente i battenti, dopo un mese intenso di attività in loco. Si tratta di un progetto internazionale che, nel contesto dello sviluppo locale, collabora con la società, con lo scopo di costruire un dialogo attraverso la cultura e le arti, nel quadro della produzione artistica basata sulla condivisione. L’evento è realizzato ogni due anni e si propone di lavorare su un livello urbano, nazionale e internazionale, al fine di rendere i cittadini di tutte le età capaci di percepire nuovamente i loro spazi di vita con una visione sul futuro, riflettere sui problemi urbani, condividere la memoria storica collettiva e organizzarla per mezzo della produzione artistica, e ovviamente per creare uno spazio migliore di vita sociale. Questa edizione chiama in causa più di trenta artisti da tutto il mondo, mettendo in questione i lati oscuri della conoscenza. “Wisdom of Shadow”: Arte nell’era dell’informazione corrotta è infatti il concept ideato dalla curatrice Isin Ono. Il progetto espositivo si propone di invitare artisti e curatori a ragionare sul concetto di diffusione di informazioni non attraverso la chiarezza, ma attraverso le ombre e le tenebre delle notizie, come risposta alle politiche esistenti a livello mondiale e in relazione ai progetti di sviluppo in città come Sinop. I creativi così non sono solo invitati a coinvolgere il pubblico nel loro lavoro interattivo, ma anche a fornire una serie di seminari per sensibilizzare l’opinione pubblica intorno alle decisioni sulla loro città. Con una doppia presenza italiana: il duo curatoriale composto da Francesco Ragazzi e Francesco Urbano (Associazione E), che per l’occasione presentano il progetto “Caronte #1 – L’Ile Flottante” dell’artista Francesco Bertelé con Eddie Spanier, un’operazione artistica collettiva che avrà le sembianze di un antico ritrovamento in pietra che emerge dalle acque del Mar Nero grazie all’aiuto dei marinai di Sinop. Insomma tra numerosi altri lavori di artisti internazionali ed iniziative che hanno preso il via sin dai primi di agosto, Sinopale rappresenta ormai una solida realtà capace di ampliare fuori da Istanbul, e dalla sua nota biennale, l’orizzonte internazionale dell’arte contemporanea turca. (Francesca Iani)

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