American Express con la sua fondazione World Monuments Fund (WMF) ha annunciato la seconda tranche di una borsa di supporto quinquennale, del valore di 5 milioni di dollari, per la conservazione di nove siti storici e archelogici.
I fondi donati in quest’occasione ammontano a un milione e mezzo di dollari e andranno ad aiutare aree giudicate “a rischio”, a causa di eventi atmosferici, incuria, turismo di massa etc) nello scorso 2013. E, sorpresa delle sorprese, anche l’Italia è inclusa nel progetto di remake americano, con le Voliere Farnese, che è stato messo dalla fondazione tra i siti da tutelare insieme ad altre due celebri aree italiane: L’Aquila e Venezia. Che però, ovviamente, non sono così facili ed “economici” come possono essere i bellissimi spazi in degrado del Colle Palatino.
Gli altri siti che hanno ricevuto il benefit e che andranno restaurati sono l’antico quartiere di Hong Kong Pokfulam, la chiesa di San Mary in Inghilterra, la parigina Notre Dame de Lorette, il Tempio di Tenyuji in Giappone, il Parco della Fundidora a Monterey in Messico, i Padiglioni Guell a Barcellona, la Casa delle Meraviglie a Stone Town a Zanzibar in Tanzania, e la centrale elettrica di Battersea a Londra, nell’unica parte che sopravviverà alla sua trasformazione in complesso residenziale, probabilmente, e Sulgrave Manor a Sulgrave nel Regno Unito.
«Il sostegno di lunga data di American Express per il World Monuments Watch ha portato a lavori di conservazione a più di 150 siti in oltre 60 Paesi», ha detto il presidente WMF Bonnie Burnham.
«I siti del 2014 che riceveranno sostegno sono luoghi straordinari la cui conservazione andrà a beneficio sia delle popolazioni del luogo che per i visitatori da tutto il mondo».
Le Voliere Farnese erano comprese in una varietà di strutture connesse con terrazze, scale e rampe che portavano alla cima del colle al Foro Romano. Oggi reperti che erano stati creati sui altri resti archeologici, tra cui il Palazzo di Tiberio. Una precedente nota del WMF, ricordava: «Le Voliere Farnesi rappresentano i resti del Rinascimento meglio conservati del Palatino, e sono uno dei pochi spazi adeguati per l’interpretazione relativa a questo periodo della storia del colle. Il loro restauro ha il potenziale per migliorare l’esperienza del visitatore e la comprensione pubblica del complesso archeologico». Una bella notizia, sperando che si proceda celermente.