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Ara Pacis, si tratta con Richard Meier per la modifica del progetto. Come se il problema di Roma fosse un muretto…

di - 5 Febbraio 2010

Era un po’ che non se ne parlava, ora il tema torna all’ordine del giorno. Parliamo del Museo dell’Ara Pacis di Richard Meier, ed in particolare del muro in travertino costruito dalla parte del Lungotevere, che tante polemiche aveva suscitato per la cesura generata tra il fiume e le due chiese di San Rocco e San Girolamo. Fino a far dichiarare all’allora candidato sindaco Alemanno che, se eletto, l’avrebbe abbattuto (in realtà, ahinoi, blaterò anche che avrebbe spostato la teca dell’architetto americano “in periferia”…).
Ora, stando a quel che scrive il Corriere della Sera, nei prossimi giorni sarà presentato il progetto definitivo per la risistemazione di piazza Augusto Imperatore. E intanto una delegazione del Comune starebbe trattando a New York con l’architetto un accordo che prevederebbe l’abbattimento del muro. “Se non ci saranno intoppi, tra un mese o due dovrebbero partire le gare d’appalto e in autunno l’inizio dei lavori sulla piazza, con chiusura del cantiere tra un anno”. L’unica cosa che ci conforta è la presa di distanza di fatto dell’Assessore alla Cultura Umberto Croppi, il quale ha sommessamente fatto notare come una separazione architettonica tra il Tevere e le due chiese che il muro di Meier coprirebbe c’è sempre stata.
Insomma, la capitale è masticata da enormi problemi di degrado urbano che la portano ad essere difficilissimamente assimilabile ad una città europea (solo negli ultimi mesi, come già denunciato da Exibart, 90mila cartelloni pubblicitari illegali hanno rubato ai romani ed ai turisti l’orizzonte, la luce, il cielo, il panorama e la dignità. Facendo scomodare anche l’Unesco con un richiamo ufficiale), e il Comune pensa ad un muretto… (m. t.)

[exibart]

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  • Prima vediamo il progetto definitivo per la risistemazione di piazza Augusto Imperatore e vediamo come verrà inglobata la povera chiesa di S.Rocco

  • Certo quel muro è da geometra diplomatosi facendo cinque anni in uno con esame di stato finale presso qualche scadente istituto privato.
    Ma l'architetto si era reso conto in quale contesto andava ad intervenire?
    Ha mai realizzato che si trattava di ROMA e dell'Ara Pacis?
    Per favore buttate giù tutto, a spese dell'architetto e di chi lo ha sostenuto, e proteggete l'Ara Pacis con una semplice e trasparente teca in cristallo.
    V......lo anche il museo ad uso e consumo di pochi, pochissimi eletti!!!!!!!!!!

  • non avrei mai immaginato di doverlo/poterlo dire, eppure...

    GRANDE TONELLI!

    p.s. ma l'incontro per strappare i manifesti elettorali da via nazionale è stato più fatto? mi pare fosse uno o due mercoledì fa!

  • Gli alemanni sono scesi e stanno saccheggiando Roma, grazie anche a Veltroni e al suo tradimento alla città. Volete mettere il vantaggio di guardare un bel cartellone pubblicitario al posto di un'opera di architettura? E poi mi sembra giusto, visto che la vivibilità di questa città è ai livelli svedesi, norvegesi, svizzeri, allora abbiamo tempo di occuparci di queste c..ose. D'altra parte la destra è nota per il buon gusto e la cultura, che non cade mai nella mediocrità. Grazie Alemanno ma anche grazie Veltroni che ce lo hai regalato.

  • Il problema, grosso, è che quella struttura,
    concepita con quel volume e con quelle linee,
    resta un corpo estraneo in quel sito e nel centro di Roma.
    Sono stati spesi miliardi e fiumi di polemiche per una cosa, non soltanto superflua, ma dannosa all'armonia del luogo.
    Alemanno aveva promesso la rimozione, anche se in tempi lunghi, della odiosa struttura.
    Ora veniamo a sapere che ci sarà l'ennesima gara d'appalto ed altri soldi da spendere, per un lavoro che non migliora, di sicuro, l'estetica.

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