Con Exit prende il via ArtCop21, una manifestazione internazionale che fa eco alla Cop21, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Parigi dal 30 novembre 10 dicembre del 2015.
Exit, un progetto ideato da Paul Virilio, presenta una mappatura dinamica creata da Diller Scofidio + Renfro, Mark Hansen, Laura Kurgan e Ben Rubin, attualmente al Palais de Tokyo di Parigi, fino al 10 gennaio.
Quest’opera è stata realizzata in base a delle informazioni statistiche, ed è un aggiornamento dell’esposizione Terre Natale, Ailleurs commence ici (2008), presentata nel 2008 alla Fondation Cartier pour l’Art Contemporain. È stata esposta anche al Kunsthal Charlottenborg di Copenaghen nel 2009 durante il Cop15, e all’inaugurazione dell’AlhóndigaBilbao nel 2010.
Progettata come opera d’arte, utilizza dei dati geocodificati provenienti da un centinaio di fonti trattate con un programma informatico che poi vengono interpretate visivamente. Si tratta di sei mappe animate, e proiettate a 360°, sulle migrazioni climatiche, economiche e politiche contemporanee. Attraverso, quindi dati e grafici parlanti si mostra il legame tra le persone e il loro ambiente, notevolmente deteriorato negli ultimi sette anni, si sviluppa qui, tra l’altro, il discorso delle migrazioni urbane e della deforestazione.
Ma che cos’è l’ArtCop21? Si tratta di un percorso artistico di sensibilizzazione in materia di clima, la Gaité Lyrique sarà la sede della manifestazione, ed è qui si svolgeranno diversi eventi come gli incontri dal titolo La Conférence des Parties Créatives. All’interno dell’ArtCop21, agiscono due grandi organizzazioni europee come il Coal (coalizione per l’arte e lo sviluppo) e il Cape Farewell, che presentano eventi culturali ed artistici sulle questioni climatiche, con lo scopo di mobilitare l’opinione pubblica intorno ad una nuova visione del mondo, positiva e duratura.
In questo contesto si riafferma il ruolo chiave degli artisti nell’affrontare la sfida climatica, coinvolgendo gli spettatori attraverso un approccio innovativo basato sul desiderio, l’emozione e la fantasia. Tra le tantissime manifestazioni ci saranno spettacoli, mostre, proiezioni, concerti, letture e workshop, anche se alcune verranno annullate per motivi di sicurezza, dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre nella capitale francese. Tra le cinque installazioni monumentali, il Grand Palais. accoglierà dal 4 al 10 dicembre,
Il Passaporto Universale Antartico di
Lucy + Jorge Orta, un’opera che nasce da una serie di esperienze e riflessioni di Lucy + Jorge Orta durante il loro viaggio in Antartide nel 2007 (foto sopra). L’installazione prevede un ufficio di distribuzione di passaporti, qui ogni visitatore, a cui verrà rilasciato un passaporto, sarà invitato a sottoscrivere uno statuto d’impegno per la tutela dell’ambiente, il rispetto per le persone e la pace. Ma anche, la più grande opera d’arte partecipativa mai realizzata,
Umana Energy di
Yann Toma, che farà della Tour Eiffel il faro dell’impegno civico per il clima, infatti sotto il mitico monumento sarà istallata una gigantesca batteria umana, un’energia tutta artistica per combattere il riscaldamento climatico. C’è poi
Urban DataScape di
Olga Kisseleva, un’installazione multimediale e interattiva composta da un QR Code monumentale, che immergerà i partecipanti nel cuore delle questioni climatiche. Dal Nepal alla Costa Rica, attraverso l’Africa, l’associazione studentesca
CliMates risponde alla domanda “Percepiamo la bellezza del nostro pianeta nello stesso modo?” La risposta in una mostra fotografica presso La Recyclerie, mentre presso la Cité de la Mode et du Design,
Kyklos – Sport & Recyclage Créatif, un’installazione monumentale in situ di
Dan Dorell (DGT.) e
Wood Stock Creation (WSC), per sensibilizzarci alla gestione delle risorse nell’industria dello sport. Ma molto altro ancora! Per maggiori informazioni
www.artcop21.com (livia de leoni) Nella foto di home page: Vik Muniz, Paisagem, 2012, Courtesy Vik Muniz Studio