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Cultura in transito. Aspettando i restauri, Palazzo Fondi di Napoli ospiterà mostre e spettacoli

di - 14 Marzo 2018
Quattordici mesi per traghettare un palazzo storico dallo stato di abbandono a nuove destinazioni d’uso. Il primo esperimento nella città di Napoli di “Rigenerazione urbana temporanea”, è frutto della collaborazione tra Agenzia del Demanio, Comune di Napoli, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio (ABAP), Università degli Studi di Napoli Federico II e Accademia di Belle Arti di Napoli e la divisione Urban Value, dell’agenzia Ninetynine, e coinvolge Palazzo Fondi di via Medina. Edificato nel Settecento per volontà del marchese di Genzano, con decorazioni di Paolo De Matteis e Giacomo del Po, e con successivo restauro di Luigi Vanvitelli, il Palazzo versava in stato di abbandono dopo aver ospitato per anni uffici.
Il progetto dell’agenzia di marketing Ninetynine prevede la conversione temporanea dei locali di via Medina in un centro polifunzionale «che ospiterà mostre internazionali (“Poison. Il potere del veleno”, in corso, e “Real Bodies”, in programma da novembre), il Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, a giugno 2018, una produzione televisiva di Cattleya e, soprattutto, diverse attività per i giovani talenti alla ricerca di nuovi spazi, per un giro di affari per la città di oltre 5 milioni di euro», come ha sottolineato il fondatore dell’agenzia, Simone Mazzarelli. Un interregno culturale in previsione dei lavori di ristrutturazione del valore di 10 milioni di euro, annunciati da Roberto Reggi, direttore del’Agenzia del Demanio, e finalizzati all’insediarsi, nel 2021, degli uffici dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).
Le esperienze romane della riattivazione di Palazzo della Civiltà Italiana, di Palazzo degli Esami, delle Ex caserme Guido Reni con un bilancio all’attivo del coinvolgimento di circa 1000 imprese, con 437 eventi realizzati tra mostre, festival, eventi aziendali, sfilate e shooting, con 900mila visitatori e la generazione di un indotto economico pari a 37 milioni di euro, rappresenta il risultato concreto della “Rigenerazione urbana temporanea”. Il patrimonio immobiliare, come ha sottolineato il sindaco Luigi De Magistris, «rappresenta una opportunità da non lasciare scappare per la capacità di creare economia sociale e collettiva». Dunque, senza un programmazione organica, la controversa convivenza di economia e cultura trova casa a Palazzo Fondi. Ma a tempo determinato. (Giovanna Bile)

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