Categorie: Speednews

Da Paladino a Isgrò, ritratti del contemporaneo. A Napoli, il progetto fotografico di Kristin Man

di - 31 Ottobre 2017
Nessuna solida ricerca della propria identità può strutturarsi senza l’incontro con l’altro da sé. Soprattutto per chi, del nomadismo intercontinentale, ne ha fatto uno stile di vita. 9_9, a cura di Fortunato D’Amico ed edito da Skira, è il lavoro fotografico ed editoriale di Kristin Man, nata a Hong Kong ma con nazionalità anche inglese e canadese. Un viaggio di oltre due anni in Italia, per incontrare e autroritrarsi con oltre 120 celebri esponenti della produzione artistica contemporanea italiana: da Mimmo Paladino a Ferdinando Scianna, da Mimmo Jodice a Piero Gilardi, da Emilio Isgrò a Enzo Cucchi, da Gianni Berengo Gardin a Michelangelo Pistoletto, da Arturo Schwarz a Arnaldo Pomodoro e Luigi Mainolfi.
«Le immagini che ne derivano – ha spiegato Fortunato D’Amico, intervenuto alla presentazione del volume al museo Madre insieme a Sergio Fermariello e Andrea Viliani – hanno il sapore della pittura rinascimentale, in cui, accanto alle figure di primo piano, venivano raffigurati elementi di contesto utili alla ricostruzione di un carattere o di un pensiero». La stessa Man entra nell’inquadratura, ne diventa protagonista assumendo pose talvolta teatrali, talvolta riflessive, ma sempre affini alla poetica e al carattere dei personaggi coinvolti e del loro percorso estetico. Entrare nell’immagine è una dichiarazione di appartenenza: vuol dire riconoscersi “artista” per volontà e assimilazione ma anche porsi come snodo di un sistema di relazioni che accomuna coloro che operano in bilico tra poiesis e praxis. Le stesse immagini sono state esposte ai Magazzini Fotografici, spazio espositivo dedicato al medium fotografico, presso Palazzo Caracciolo D’Avellino.
9_9 è un articolato compendio per immagini della storia dell’arte contemporanea italiana, il cui titolo enigmatico è stato svelato dalla stessa autrice nel corso della presentazione: «Ha un doppio significato: indica il giorno e il mese della mia nascita secondo il calendario cinese, dunque un richiamo alle mie radici, ma è anche quel numero, 99, che non è perfezione per una singola unità. Ed è proprio nell’assenza di quell’ultima parte che risiede la curiosità e la proiezione al progressivo miglioramento di sè». (Giovanna Bile)

Articoli recenti

  • Mostre

Una pista di ghiaccio in un palazzo veneziano: Olaf Nicolai riflette sul nostro tempo

Berggruen Arts & Culture presenta, a Palazzo Diedo, un progetto dell’artista tedesco Olaf Nicolai: un’imponente pista di ghiaccio su cui…

16 Dicembre 2025 0:02
  • Mercato

Il gran finale di Cambi Casa d’Aste, tra moda, design e icone pop

Una Birkin rossa, gli orologi più iconici, i bauli da viaggio Louis Vuitton. Ma anche un set completo di carte…

15 Dicembre 2025 17:57
  • Arte contemporanea

Come nasce il Data Tunnel che apre la galleria digitale di Gorizia: intervista a Refik Anadol

Per l’apertura della Digital Art Gallery, il noto artista turco-americano ci conduce dentro i processi che hanno dato forma al…

15 Dicembre 2025 17:31
  • Mostre

La pittura è ciò che rimane delle cose che sfuggono: Giulio Catelli in mostra a Roma

Alla Galleria Richter di Roma, la mostra di Giulio Catelli: intimismo e narrazione, per mettere in luce la capacità della…

15 Dicembre 2025 17:30
  • exibart.prize

exibart prize incontra Maria Valli

Materiali e tecniche sono molto più di quello che sono, essi fanno “quasi” parte dell’opera, perché per me ne costituiscono …

15 Dicembre 2025 16:00
  • Arte contemporanea

Quando le immagini in movimento raccontano il territorio: la mostra a Napoli

Cinque video d’artista in mostra nella storica Villa dei Pignatelli Monteleone, nella periferia est di Napoli: le immagini in movimento…

15 Dicembre 2025 15:30