Una nuova, clamorosa perdita per il mondo della danza contemporanea. A poco meno di un mese dalla scomparsa della grande
Pina Bausch, regina del teatro danza internazionale e fondatrice della compagnia
Tanzteather di Wuppertal, muore oggi un altro personaggio eccellente dellâarte coreutica del Novecento.
Merce Cunningham, straordinario caposcuola statunitense, ha chiuso gli occhi il 27 luglio allâetĂ di 90 anni, dopo una malattia che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle ma che non gli aveva impedito di continuare a lavorare.
A capo di due scuole divenute celeberrime, la Cunningham Dance Foundation e la Merce Cunningham Dance Company, il coreografo aveva posto le basi della danza postmoderna, rappresentando la punta di diamante dellâavanguardia americana.
Lâinfluenza della sua tecnica e della sua estetica andarono ben oltre lâambito della danza, grazie a una serie di importanti collaborazioni, dai musicisti John Cage e David Tudor agli arstisti Robert Rauschenberg e Bruce Nauman, dallo stilista Romeo Gigli allâarchitetta Benedetta Tagliabue. Fu proprio grazie al rapporto con Cage che Cunnungham sviluppò un approccio alla danza diverso, in cui la danza stessa fosse âaltroâ rispetto alla musica, una âsostanzaâ linguistica a sĂŠ stante, separata dal suono e dallâimmagine e immersa nel tempo e nello spazio. Unendo improvvisazione, neo-formalismo e metodi aleatori, egli spalancò un mondo creativo fondato sulla libertĂ espressiva, il ribaltamento dei codici accademici, la poetica dellâerrore, la costruzione di strutture gestuali e segniche astratte.
Allievo della mitica Marta Graham, finĂŹ dunque col ribaltare i dettami della scuola grahamiana: la danza trova da sĂŠ, nel suo stesso svolgimento, il proprio significato, spogliandosi di finalitĂ interiori, spirituali ed espressive.
Anche la tecnologia ebbe un ruolo importante nella sua ricerca. Nel 1986, per esempio, ideò e sperimentò Life Forms, primo software di notazione dei movimenti di danza.
Risale allo scorso Aprile il suo ultimo lavoro, Nearly Ninety, presentato in anteprima alla Brooklyn Academy of Music di New York. (helga marsala)