Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio con Charles Renfro, dopo l’aggancio alla nuova identità culturale del MoMA, mettono a segno un altro colpo della Grande Mela. Sarà progettata dagli architetti associati la nuova “Culture Shed”, il futuro spazio per eventi temporanei che farà parte dello sviluppo della “Hudson Yards”, e che occuperà la 30esima strada tra la decima e undicesima Avenue. Una nuova casa, insomma, per chi non ha sedi fisse in città.
In partnership con il Gruppo Rockwell, i primi rendering mostrano una struttura ariosa in acciaio e vetro, di quattro piani e 54mila metri quadrati di spazio, bianchi e semi-trasparenti, a riflette gli edifici della Hudson Street e a collegare la vita della High Line. Ma la caratteristica più rilevante del progetto è la natura retrattile del capannone stesso, che avrà 42 metri per creare una piazza temporanea di fronte alla struttura: quando non in uso, il baldacchino riposerà in cima alla struttura, lasciando libera la piazza. Come vi avevamo raccontato qualche tempo fa, il progetto fa parte del più ampio piano di riqualificazione dell’area a nord di Chelsea.
La costruzione potrebbe iniziare entro l’estate 2014, giusto in tempo per essere integrato con la terza fase della High Line e, ovviamente, le attività culturali di Chelsea e della vecchia ferrovia, in collaborazione con artisti e organizzazioni, saranno di casa tra le pareti del nuovo “cubo”.Nonostante l’apparente “buona causa” però gli abitanti della zona hanno già mosso le prime perplessità, per paura di perdere, con la nuova struttura, ancora più spazio. Timore lecito, anche se già ci si immagina già una nuova Mecca dell’arte, e del life style, tra le strade dell’arte della Big City.