Categorie: Speednews

Driant Zeneli per il Padiglione Albania della Biennale di Venezia. Alcune anticipazioni a caldo

di - 4 Ottobre 2018
Sarà Driant Zeneli a rappresentare l’Albania alla 58ma Biennale di Venezia. Zeneli, nato a Scutari nel 1983, attualmente vive e lavora tra Tirana e Milano. Nel 2008 ha vinto il premio Onufri, mentre l’anno successivo si è aggiudicato lo Young European Artist Award e nel 2017 il MOROSO Prize. Non è la prima volta che Zeneli assume un importante incarico rappresentativo per il suo Paese, visto che, nel 2017, ha curato Mediterranea 18, la Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, allestita tra Tirana e Durazzo. In Italia, invece, ha esposto, tra l’altro, al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genoa e alla GAM di Torino.
Costante dei suoi progetti è la ricerca dell’interazione, tanto con il pubblico che con le altre discipline, dall’architettura all’antropologia, non perdendo di vista la componente onirica e poetica dell’opera. A ridosso dell’annuncio, gli abbiamo posto alcune domande a caldo e già ci sono anticipazioni sul progetto che presenterà che, interpretando come buon auspicio il titolo della Biennale curata da Ralph Rugoff, “May You Live in Interesting Times”, si annuncia molto interessante.
Come ti senti ad essere stato scelto per rappresentare l’Albania alla Biennale di Venezia?
«Sento che la forza di gravita mi tiene con i piedi sempre per terra e con la testa tra le nuvole».
Te lo aspettavi?
«Lo desideravo, penso, come ogni altra persona. Questa scelta sicuramente mi mette davanti ad altre sfide e sarà una bella responsabilità».
Puoi dirci qualcosa sul progetto espositivo?
«Posso solo accennarti il titolo, Maybe the cosmos is not so extraordinary, Forse il Cosmo non è così straordinario, ispirato al romanzo di fantascienza dell’autore albanese Arion Hysenbegas, Drejt Epsilonit të Eridanit (Towards Epsilon of Eridan), pubblicato nel 1983 e ripubblicato nella versione completata nel 2018. La curatela sarà affidata ad Alicia Knock, già curatrice al Centre Pompidou». (Silvia Conta)

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A suo dire l’umanità si divideva in due grandi gruppi: i presepisti e gli alberisti

Sulle note di All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey o di Last Christmas, ma anche dell’intramontabile…

25 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Il Museo delle Civiltà di Roma ospita una mostra sulle tradizioni del Natale in tutte le regioni

Fino al 6 gennaio 2026, il percorso esplora tradizioni, abiti delle feste e presepi di tutta Italia. Inaugurata anche La…

24 Dicembre 2025 19:00
  • Arte contemporanea

Da Venezia a Leonforte. Salvo, la pittura e la geografia di un ritorno

A dieci anni dalla morte e a 50 dalla Biennale del ‘76, Leonforte celebra Salvo con una targa nel luogo…

24 Dicembre 2025 15:30
  • Arte contemporanea

Pietro Fachini da ArtNoble Gallery parla del folklore messicano con il disegno

Il vincitore del Premio Milano Drawing Week 2025 porta la sua ricerca messicana in dialogo con Renato Guttuso da ArtNoble…

24 Dicembre 2025 14:00
  • Mostre

Per Valerio Adami, il mito è il linguaggio del sacro: la mostra a Foligno

Al CIAC di Foligno un’ampia mostra celebra i 90 anni di Valerio Adami, mettendo in evidenza quella dimensione del sacro…

24 Dicembre 2025 13:30
  • Musei

Il Grand Egyptian Museum e il battito di Giza: un museo che genera futuro

Tra rampe, laboratori e un ecosistema culturale in metamorfosi, il Grand Egyptian Museum diventa il cuore pulsante di una nuova…

24 Dicembre 2025 12:32