Categorie: Speednews

I giovani artisti protagonisti di MiArt 2011

di - 14 Aprile 2011

Miart: il resoconto. La sedicesima edizione di MiArt, Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano, chiude i battenti e decreta: vittora ai giovani artisti!

La scelta delle gallerie di puntare sulla presentazione di progetti a tema e monografie della generazione di artisti che si è affermata dagli anni ’90, si è infatti rivelata molto fruttuosa riscuotendo grande interesse fra i collezionisti attirati da una tipologia di investimenti più contenuti. Una  nuova formula che rappresenta una vera scommessa per il futuro.

[exibart]

Visualizza commenti

  • Sì, sono un po' come un gratta e vinci, e quindi collezionisti sprovveduti ci cadono sempre: costa poco, "mi piace, stiamo a vedere...

    Giulio Frigo è stato recentemente annesso alla scuderia di Francesca Minini. Sarebbe bello proporre interviste ai collezionisti che hanno comprato le promesse italiane anni 90. Il gioco è atroce perchè nessuno chiede niente: non si parla di certe cose (l'arte è cultura solo a momenti alternati); e poi è atroce perchè un collezionista che si è pentito del suo investimento non lo dichiarerà mai per paura di non poterlo rivendere e per paura di fare brutta figura....

    Quindi gente che si fa fregare in silenzio e con scarpe scamosciate rosse....grandissimi

    Giulio Frigo lavora con F. Minini e propone l'ennesima riflessione postmodernista nel 2011...l'eclissi del moderno. Questi fili che andando nello spazio vorrebbero cercare stampelle per le opere. Sicuramente installazioni ammiccanti:

    http://www.francescaminini.it/frontend/works/50

    Frigo deve avere una parvenza di carriere e di galleria se no vuol dire che l'accademia di Brera e lo Iuav (o chi per loro) non funzionano. Deve sembrare che funzionano se no non si iscrive più nessuno.

    Ma qual'è il vero valore di certe opere? Se sono ennesime e didattiche declinazioni del già fatto. E anche ammesso che io arrivi ora dalla Luna: cosa significano questi fili e queste soluzioni ammiccanti/anemiche/nere poste in angolini colti? L'arredamento da interni è sempre ad un passo.

    Agm Tap

  • Beh, preme sempre meno all'occhio una cagata minimal che una cagata kitch..ecco perche' lo pseudo design ed il minimal vanno un sacco in italia.
    viviamo nel senso di colpa dell'arte povera

  • Sì, certo ormai c'è un superamento tra arte e design, dire fusione e confusione, anche sana confusione. Proprio per questo l'arte dovrebbe caratterizzare maggiormente il proprio ruolo, e non ridursi a "design per ricchi". O se è tale deve averne consapevolezza.

    Poi nel minimal ogni tanto spunta una foto vecchia, vintage. Di quello scienziato X che ha fatto studi sulle memoria sotto il terzo reich...ecc ecc

    Poi c'è tutta una corrente che potremo chiamare STORY STORY I LOV YOU che invece fa del vintage e della citazione colto-storica il centro. Chi invece cerca di lavorare con il presente attraverso la storia, spesso decide anche solo di scegliere l'impatto formale da "arte moderna" (i cosidetti NEW ARCAIC):

    http://prize.ariane-de-rothschild.com/milano-2011-en/artists/santo-tolone.aspx

    Ormai sembra tutto facile, anche il giovane artista, con una certa arrendevolezza, assomiglia di più ad un burocrate della creatività: citazioni da wikipedia + impatto formale sfogliando mousse e kaleidoscope. Anzi molti giovani propongono opere proprio con la finalità di finire su Moussoscope (un certo immaginario vintage-anemico).

    Ormai se

  • non se ne può più della minimal in ogni campo, chi fa minimal non ha la sensibilità di produrre roba più complessa, less is less . minus habens is minimal like you .

  • La prova del nove dell'inconsistenza di queste opere è che quando le sottrai a questi spazi
    perfetti, bianchi e assoluti, scompaiono totalmente.
    L'opposto a quello che succede in una chiesa buia
    quando in fondo intravedi un Caravaggio...

  • Francamente non vedo commenti da fare una fiera che si commenta da sola.
    Per pseudo collezionisti dell'ultima ora che conoscono i soliti nomi casalinghi e che si compiacciono di vederli esposti.

  • @AB
    il bianco per i giapponesi è il colore della morte, morte cerebrale in questo caso .

  • Poi c'è tutta una corrente che potremo chiamare STORY STORY I LOV YOU che invece fa del vintage e della citazione colto-storica il centro. Chi invece cerca di lavorare con il presente attraverso la storia, spesso decide anche solo di scegliere l'impatto formale da "arte moderna" (i cosidetti NEW ARCAIC):

    http://prize.ariane-de-rothschild.com/milano-2011-en/artists/santo-tolone.aspx

    Ciao Luca,
    questo tuo sentimento di invidia verso Santo Tolone lo trovo molto sano, Santo Tolone e' un'ottimo Artista,lavorare il presente attraverso la storia e' molto intelligente,
    prendi esempio , formalizza le tue idee in modo costruttivo se vuoi essere moderno, evita di dare titoli.La tecnica mista che utilizzi funziona.
    A presto Charlie

Articoli recenti

  • Fotografia

EXPOSED: il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino

Al via EXPOSED Torino Foto Festival, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, a cura di Menno Liauw e…

6 Maggio 2024 0:02
  • Personaggi

Morto a 87 anni Frank Stella, pioniere dell’arte minimalista americana

Innovatore inquieto e implacabile, figura dominante del minimalismo e dell’astrazione, Frank Stella è morto a 87 anni: la sua visione…

5 Maggio 2024 17:57
  • Fotografia
  • Mostre

«Una volta ero integrata ora sono disintegrata». Diaspora e memoria nella fotografia di Silvia Rosi

È stata questa la frase, pronunciata dalla madre dell’artista che ha ispirato il percorso della mostra Disintegrata, in corso alla…

5 Maggio 2024 16:39
  • Arte contemporanea

Lehmann Maupin atterra a Milano, da Circolo

Da Hernan Bas a Nari Ward. Ecco gli artisti internazionali che occupano gli spazi in Via della Spiga, in occasione…

5 Maggio 2024 12:03
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #4: giro fuori porta

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…

5 Maggio 2024 9:36
  • Mostre

L’arte perturbante di Andrea Cusumano, in mostra al Nitsch Museum di Mistelbach

Al Nitsch Museum di Mistelbach, in Austria, una mostra ripercorre i 30 anni di inquieta sperimentazione dell’artista palermitano Andrea Cusumano,…

5 Maggio 2024 8:02