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L’arte non è un prosciutto! Ecco la lettera di dimissioni di Marco Pierini, dalla direzione della Galleria Civica di Modena

di - 19 Dicembre 2014

Da Palazzina dei Giardini a “Palatipico”, grazie ad EXPO. Che al Comune di Modena, evidentemente, ha dato un po’ al cervello. Si mettono i prosciutti e l’aceto al posto dell’arte, in uno spazio che dal 1981 ha realizzato centinaia di mostre, e che in Italia era uno degli ultimi baluardi di “buona condotta”. E così Marco Pierini, direttore della Galleria Civica di Modena e della relativa Palazzina Vigarani, lascia l’incarico. Ecco qui le motivazioni, che condividiamo in toto

“Dopo quattro anni e mezzo si conclude, in anticipo sui tempi, la mia avventura alla Galleria civica di Modena. La repentina e imprevista risoluzione assunta dal Comune di destinare la Palazzina dei Giardini, da più di trent’anni spazio espositivo della Galleria civica, a sede del Villaggio del Gusto dal maggio all’ottobre del 2015, ha fatto maturare in me questa dolorosa decisione. Non ritengo, nella maniera più assoluta, che un museo possa perdere, sia pure temporaneamente (anche se i nuovi inquilini hanno espresso l’intenzione di trattenersi oltre il tempo previsto) una sua sede e accettare che venga destinata a scopi non compatibili con la sua missione. Dopo 122 mostre organizzate senza soluzione di continuità alla Palazzina Vigarani sfrattare l’arte e accogliere i prodotti tipici (verso i quali non ho alcuna riserva, beninteso, anzi) significa, a me pare, prediligere un’immagine di città a misura del turista consumatore, piuttosto che del cittadino consapevole. Non potendo, se non a scapito dei miei convincimenti, farmi strumento di una visione della cultura che non condivido ho preferito, pertanto, rassegnare le dimissioni. A fronte di un finanziamento che in cinque anni si è ridotto della metà il numero delle mostre è cresciuto progressivamente, con un incremento dei visitatori fino al record dell’anno in corso di 50mila ingressi. La valorizzazione della collezione ha comportato, oltre a una serie di mostre dedicate al patrimonio (spesso esportate in altre sedi museali italiane e straniere), centinaia di nuove acquisizioni e la ripresa della catalogazione sistematica. Sono dati molto significativi, sebbene l’attività di un istituto culturale non possa essere valutata solo con parametri di carattere quantitativo. Auguro alla Galleria un futuro ancora migliore, se lo merita la città che ho conosciuto, se lo merita uno staff competente e preparato che si è sempre speso senza riserve e con appassionata dedizione per dare concretezza ai progetti, alle intenzioni, talvolta persino ai sogni”.

Marco Pierini

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