Categorie: Speednews

Nessun regalo a chi vota contro i conservatori. Banksy cambia idea e vince

di - 6 Giugno 2017
«Prodotto ritirato. La commissione elettorale mi ha detto che l’offerta gratuita di una mia stampa avrebbe invalidato il risultato delle elezioni. Mi dispiace annunciare che questa proposta concepita male e legalmente discutibile è stata sospesa». Così recita il secco comunicato di Banksy, pubblicato sul suo sito ufficiale. Pochi giorni fa, lo street artist aveva lanciato la sua provocazione, offrendo la stampa di una sua opera come ricompensa – o qualunque altro termine vagamente affine per definire il gesto, da premio a risarcimento – a chi avesse votato contro il partito conservatore alle elezioni dell’8 giugno, indette dalla premier in carica Theresa May. Un endorsement che rendeva ancora più esplicita, se possibile, la posizione dell’artista nei confronti della famigerata Brexit e di tutto l’apparato ideologico e sociale raggrumatosi intorno al gioco di parole più in voga dell’ultimo anno. Ma la modalità dello scambio – o del baratto, della permuta – sembrava un po’ tiepida, anzi, riscaldata, non avendo la freschezza di quel codice di rotture e sovrapposizioni tipico dello street artist, ricordando, anzi, tutte le varie proposte e dichiarazioni più o meno astruse, avanzate dai personaggi di varie barricate in situazioni del genere e amplificate dalla viralità delle notizie.
E, invece, l’operazione estetica c’è stata, annunciata proprio nella rinuncia, nella considerazione delle conseguenze possibili di un gesto non compiuto. Un progetto artistico avrebbe potuto invalidare un’elezione i cui risultati faranno pendere l’ago della bilancia globale qualche centimetro da un lato o dall’altro. Il condizionale è d’obbligo. Se l’avesse fatto veramente, sarebbe diventata cronaca, il golpe mediatico di un artista prossimo allo star system. A voler essere ottimisti, con le stampe ci avrebbero fatto una mostra, exit dal bookshop. Ma Banksy non fa nulla per caso, sottostimando la posta in gioco e le regole in campo. Probabilmente il progetto, tutt’altro che “ill-conceived” e ironicamente “legally dubious”, era già in origine previsto in due tempi: dichiarazione e ritirata. Con questo “product recall”, quello che si fa per i prodotti difettosi, Banksy ha dichiarato la potenzialità di un’idea quando non è conclusa, quell’ambito della possibilità e dell’errore che non fa mai smettere di immaginare e riflettere.

Articoli recenti

  • Personaggi

Morto a 87 anni Frank Stella, pioniere dell’arte minimalista americana

Innovatore inquieto e implacabile, figura dominante del minimalismo e dell’astrazione, Frank Stella è morto a 87 anni: la sua visione…

5 Maggio 2024 17:57
  • Fotografia
  • Mostre

«Una volta ero integrata ora sono disintegrata». Diaspora e memoria nella fotografia di Silvia Rosi

È stata questa la frase, pronunciata dalla madre dell’artista che ha ispirato il percorso della mostra Disintegrata, in corso alla…

5 Maggio 2024 16:39
  • Arte contemporanea

Lehmann Maupin atterra a Milano, da Circolo

Da Hernan Bas a Nari Ward. Ecco gli artisti internazionali che occupano gli spazi in Via della Spiga, in occasione…

5 Maggio 2024 12:03
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #4: giro fuori porta

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…

5 Maggio 2024 9:36
  • Mostre

L’arte perturbante di Andrea Cusumano, in mostra al Nitsch Museum di Mistelbach

Al Nitsch Museum di Mistelbach, in Austria, una mostra ripercorre i 30 anni di inquieta sperimentazione dell’artista palermitano Andrea Cusumano,…

5 Maggio 2024 8:02
  • Mostre

L’illusione razionale di Escher in mostra a Ferrara

Palazzo dei Diamanti di Ferrara espone fino al 21 luglio 2024 uno degli artisti più scientifici e illusionisti di sempre:…

5 Maggio 2024 0:02