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Orgoglioso e felice? Ecco l’inatteso congedo di Danilo Eccher dal Macro

di - 13 Luglio 2008
Lascio alla vigilia dell’apertura del nuovo edificio, e di questo mi rammarico…”. Ormai era un po’ che non se ne parlava, se si escludono gli eterni pronostici da “corridoio”. E quando tutti avrebbero scommesso che il sole già forte di luglio si sarebbe fagocitato la questione, restituendola non prima di settembre, arriva questa lettera a porre fine a ogni italico equivoco. Danilo Eccher da il suo addio al Macro, con una lettera agli “amici”, una lettera di circostanza, che non riesce a celare una certa amarezza. “Lascio Macro dopo sette anni di straordinaria ed entusiasmante attività durante i quali ho avuto la fortuna di lavorare con giovani capaci e motivati. Sono state realizzate più di sessanta mostre, pubblicati oltre cinquanta volumi in tre distinte collane editoriali, coinvolto centinaia di artisti e critici nazionali e internazionali, collaborato con decine di musei e istituzioni in tutto il mondo. Oggi Macro, che solo sette anni fa non esisteva, è un museo noto e rispettato, Roma ha finalmente avuto il suo museo d’arte contemporanea, di tutto questo sono orgoglioso e felice. […] So di lasciare un museo in ottima salute, con un patrimonio in costante crescita, con i convinti apprezzamenti del pubblico e di tutti coloro che hanno lavorato con noi in questi anni. Grazie a tutti coloro che hanno condiviso e sostenuto il progetto Macro e buon lavoro a chi sarà chiamato a dirigere questa importante struttura culturale”. Ed ora il passatempo dell’estate si focalizza meglio: chi sarà il sostituto? Le decisioni, sembra, dovrebbero arrivare non oltre il 20 luglio (la cosa vale anche per la presidenza del Palazzo delle Esposizioni). Le voci di qualche giorno fa davano come papabile la figura di Lorenzo Canova, garante di un’attenzione particolare alla pittura figurativa ed agli artisti del territorio, elementi fondamentali per l’attuale giunta di centro-destra. La necessità, poi, di un direttore-manager in grado di coinvogliare finanziamenti, sponsor e di fare fund raising (queste le esigenze dell’assessore alla cultura Umberto Croppi) avevano fatto pensare qualcuno a Gianni Mercurio. Staremo a vedere, la settimana entrante potrebbe essere decisiva.

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  • Geronimo,per quanto mi riguarda sono già un pò di anni che campo solo con i quadri dipinti,poi il fatto che sia capace anche a fare altre cose(che tra l'altro sanno fare in pochi) rispetto a chi riesce solo a chiamarsi geronimo,lo ritengo un valore aggiunto e fuori da questo piccolo paese la pensano come me molti altri.Sai,se anzichè mandare segnali di fumo,visto che mi conosci,perchè non vieni a trovarmi,potresti scoprire belle sorprese.Questo lavoro l'ho cominciato tardi e sono contento di dove sono e dove sarò.Bisogna essere allenati per resistere e mi pare che tu abbia il fiatone,se ti serve qualcosa chiamami..un bacio

  • ah lorè, stai in libano? e al popolo? non perdi prioprio occasione per esibire il tuo super ego. piuttosto cerca tu di stare sereno... riposati un po' dopo il tuo gran correre da una sede di partito all'altra. piuttosto, se ti riesce, cerca di recuperare il rapporto con uno di quei tanti galleristi che ti hanno "amorevolmente" congedato.
    buona fortuna

  • Caro Angelo,
    certo che ho il fiatone, vivo e lavoro a Roma, nella Micro realtà del quartierino, del fancazzismo militante, del pianto continuo, della continua illusione dell’arrivo della manna dal cielo, di lusinghe continue, di invidie e pettegolezzi, di pseudo galleristi improvvisati da quattro soldi dove un piccolo ufficietto a via giulia appare come la rinascita romana, di cinici approfittatori, di un livello di ignoranza culturale tra artisti/galleristi/curatori/collezionisti che fa spavento,
    non ho nulla contro di te, anzi ti stimo, tra tutti i tuoi amichetti di merende ( o coloro che credono essere tuoi amici ma patologicamente invidiosi fin nelle ossa ) , credo, tu sia quello che in questi anni si è dato più da fare ottenendo anche ottimi risultati, per il resto è meglio che mi tengo la bocca chiusa, per fortuna c’è spazio per tutti, a ognuno il suo, io resisto nella mia bella riserva indiana non certo dietro all’illusione degli Yankees.
    Per tornare a “bomba” ( critici / curatori ), occorrono persone mentalmente e moralmente libere, colte, coraggiose, che non guardino solamente il proprio misero orticello, con i paraocchi e fatto di miseri cambi di favore :
    “io lavoro con due gallerie e porto avanti solamente i suoi artisti o quell’artista è amico di quello e allora lo favorisco perché mi può portare qualcosa oppure mi piacerebbe un giorno lavorare con quella galleria, perché è importante, e mi arruffiano il gallerista invitando qualche suo artista con la speranza di venir ricambiato etc. etc…..
    Siamo sinceri con noi stessi, questo vale per tutti, non solo per le Micro realtà ma anche per le Macro.
    Un saluto

    Ps: a me non serve nulla, soprattutto sell’aiuto proviene da ex Ministri della Repubblica ………..

  • quindi se Canova non va al Macro resta a casa pure Bellobono?
    Visto che siete intervenuti...

  • Come al solito in questo spazio per commenti trovano sfogo i peggiori pettegolezzi del peggior bar di periferia. A me il chinotto e lo Stravecchio piacciono molto ma non bisogna esagerare. Bisognerebbe eliminare questo spazio ai commenti o limitarlo agli iscritti perchè queste baruffe sminuiscono l'intera opera informativa di exibart.In secondo luogo finchè si scherza si scherza ma la misura è colma ormai si sconfina nell'oltraggio. L'anonimato rimane la peggior codardia di chi vorrebbe far parte di un giro che gli è precluso a priori.
    Se vi danno tanto fastidio i curatori e gli artisti del nostro paese potete sempre andarvene nessuno si darà pena per voi. Chi critica dovrebbe mostrare agli altri cosa sa fare altrimenti di cosa stiamo parlando?
    Un plauso a Bellobono a Canova e a tutti quelli che agiscono invece di stare a casa a scrivere letterine minatorie spuntate.
    A me un chinotto, A voi lo stravecchio.
    Cordialità
    Emanuele Napolitano

  • caro Geronimo, sei noiosissimo e oltretutto stai messo proprio male, come il tuo italiano.
    E tu Bellobono se cerchi la stima di personaggi come Geronimo stai messo male anche tu.

  • sei un "critichetto" Geronimo, le tue accuse di bassa lega non ti fanno onore, hai sortito l'effetto inverso.

  • Dovete acquisire il dono di ignorare coloro a cui non piacete. Per mia esperienza, coloro a cui non piacete si dividono in due categorie: Gli stupidi e gli invidiosi. Gli stupidi vi apprezzeranno tra cinque anni, gli invidiosi mai.

  • Tipica porcheria all'italiana (di una certa Italia) che offende e disgusta.

    Non se la prenda troppo, caro Eccher. Le ricordo banalmente la saggezza popolare che commenta: 1. chi non mi vuole non mi merita; 2. non tutto il male vien per nuocere; 3. si chiude una porta, si apre un portone.

    Con l'augurio di una svolta CLAMOROSAMENTE BELLA E PRESTIGIOSA nella sua vita, un saluto cordiale

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