Categorie: Speednews

Per una volta l’Europa è unita. Grazie a un cantante portoghese dalla voce trasparente, come la sua pelle |

di - 14 Maggio 2017
Per la cronaca “la scimmia nuda balla” non ha vinto. Francesco Gabbani non entra neanche nel podio, ma si aggiudica il più tecnico premio della sala stampa. Sempre per la cronaca bisognerebbe sapere cosa abbiamo fatto alla Repubblica di San Marino che ci ha tradito affibbiandoci un bel due! Ancora per la cronaca la Germania, per il terzo anno consecutivo, si piazza negli ultimi due posti della classifica. Qui, forse, i tedeschi sono meno simpatici che alla Biennale! Finita la cronaca. Inizia la storia.
Stravince il portoghese Salvador Sobral che sembra mettere tutti d’accordo, e questo non accadeva da molto tempo. In poche note, in meno voce, tutti gli odi della politica, gli apparentamenti geografici, le solite strategie tipiche dell’Eurosong perdono il loro senso. Le tattiche si lasciano fregare dal cuore. Meraviglia! Ancora può succedere!
Salvador Sobral si presenta sul palco in un modo che già lo vedi che non è in linea con la kermesse. Niente straluci, effetti speciali, coristi, ballerini, tende e merletti. Solo. Anche la musica che lo accompagna lo fa timidamente. E lui canta la sua canzone con “poco corpo” a sostenerlo, con una magrezza innaturale. La sua pelle è come trasparente e solo gli occhi sembrano presenti alla vita. E lui canta così: con una voce come acqua che quasi non la percepisci fino a quando non ti entra dentro, e non lo fa dalle orecchie, e allora ti  invade. Ti costringe alla resa. Poi scopro la sua storia e comprendo meglio quella voce. Dicono che alle prove spesso si presentava solo la sorella perché Salvador ha il cuore molto malato. Un cuore in bilico. Lui vince e anche il suo modo di vincere è arginato da quella malinconia che mi ricordo di aver già visto nei modi misurati del grande Massimo Troisi. Lui vince e torna sul palco a cantare, se possibile, con ancor meno voce: non si è mai sentito nessuno vivere e morire una canzone in quel modo. Grazie Salvador Sobral. (Uros Gorgone)

Articoli recenti

  • Musei

Barbara Guidi: dirigere i Musei Civici di Bassano tra patrimonio, grandi mostre e Olimpiade Culturale

La direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa racconta il proprio percorso e riflette sul ruolo del museo oggi,…

18 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Gibellina 2026: presentato il programma della Capitale dell’Arte Contemporanea

Il futuro alle porte: questo il titolo del programma di Gibellina Capitale dell’Arte Contemporanea 2026. Ecco cosa vedremo, tra mostre…

17 Dicembre 2025 20:18
  • Arte contemporanea

Cao Fei, Mona Hatoum e molto altro: ecco come sarà il 2026 di Fondazione Prada

Un anno di mostre e progetti che guardano alle tensioni del presente, dal controllo tecnologico alla memoria collettiva: è stato…

17 Dicembre 2025 16:49
  • Mostre

La GAM di Torino dedica una sofisticata mostra al tema del notturno nella Storia

L’incanto magnetico della notte influenza da sempre l’umanità. Fino al 1 marzo 2026, la Galleria d’Arte Moderna di Torino ospita…

17 Dicembre 2025 16:30
  • Arte antica

A Palazzo Baldeschi due opere aprono una nuova luce sulla vita e sull’arte del Perugino

Studi storici e analisi diagnostiche collocano le due tavole di Perugino, oggi a Palazzo Baldeschi, nel periodo veneziano del Maestro,…

17 Dicembre 2025 14:30
  • Mercato

Viaggio da Milano all’Oriente, con l’arte di Pandolfini

Porcellane, giade, argenti, bronzi e tessuti. L’ultima asta live di Pandolfini, nel 2025, è tutta dedicata all’Arte Orientale

17 Dicembre 2025 13:00