Riaprono le case chiuse. Non è una revoca della Legge Merlin, ma un’iniziativa della Soprintendenza Archeologica di Pompei. Dal 1 luglio, infatti, si potrà di nuovo visitare il Lupanare, uno dei siti più frequentati degli Scavi, noto anche per gli affreschi ad alto contenuto erotico che decorano le sovrapporte dei cubicoli (cinque al pianterreno, altrettanti a quello superiore): scenette very hot, coi nostri antenati buffamente impegnati in un acrobatico kamasutra. L’edificio è stato oggetto di un intervento di restauro complessivo, durato circa un anno e finanziato dalla Compagnia San Paolo di Torino nell’ambito del Progetto Attice, che ha interessato sia le strutture architettoniche che le pitture. La novità è data anche dall’installazione di un sistema per il rilevamento del pubblico con sensori a raggi infrarossi che, superato il numero massimo prestabilito di 10 persone, emettono un segnale di allarme. Ma la lunga estate calda del sito vesuviano propone anche la “prima volta” della Casa dell’Ara Massima, detta anche Casa del Narciso dal quadretto centrale che abbelliva la stanza da soggiorno (pseudo tablino), scavata ai primi del Novecento e mai aperta al pubblico. (a. p.)
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