Secondo step per la prima edizione del Premio Shanghai, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura della città cinese, e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano in collaborazione con l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive. Uno scambio alla pari, dove la penisola ha selezionato, attraverso la giuria composta da Sergio Roda, prorettore dell’università di Torino, Angela Tecce, in rappresentanza del Ministero per i beni e le attività culturali, Guido Curto e Gillo Dorfles, tre giovani artisti che sono stati invitati a passare un periodo di residenza in Cina: Domenico Antonio Mancini, Susanna Pozzoli, e Nadir Valente. Poche ore fa, invece, sono arrivati i nomi dei giovani orientali che passeranno un po’ di tempo nel Belpaese, in una residenza che partirà nei prossimi mesi. Ecco i nomi delle nuove leve in arrivo: Ning Qian,1989, con il progetto Relationship; Jia Qiu, 1977, con Catching Cage e Yang Zhou, 1983, con Nango. La scelta è stata effettuata da una Commissione di valutazione tutta orientale, composta da Jianping Yang, preside della Facoltà di Belle Arti dell’Università di Shanghai, Guorong Zhu, vice-presidente dell’Associazione di Belle Arti di Shanghai, l’artista italiano residente a Shanghai Dionisio Cimarelli e il curatore Yinrong Zhu. Per ora par condicio è fatta: vedremo il risultato di questo gemellaggio, e se il cambio d’aria farà più bene agli italiani o viceversa, a residenze concluse.