Uno dei temi che pare appassionare maggiormente gli italiani in questi giorni, è quello delle cosidette quote rosa, che il nascente governo Prodi avrebbe colpevolmente trascurato. E potevano mancare le quote rosa anche nel mondo dell’arte? Se qualcuno ne sentiva la mancanza, eccolo accontentato: Lars Nittve, direttore del Moderna Museet di Stoccolma, ha chiesto al governo svedese un finanziamento di 6,8 milioni di dollari per correggere lo squilibrio maschilista che regnerebbe nelle collezioni permanenti del museo. Ovvero per acquistare opere rigorosamente al femminile. E se il governo svedese ha preso tempo per rispondere, l’appello non è comunque coaduto nel vuoto: Barbro Osher – Consule della Svezia a San Francisco e uno dei fondatori della Swedish Women’s Educational Association – ha infatti donato al museo 1 milione di dollari per l’iniziativa, mentre la Hilma af Klint Foundation ha deciso di concedere in prestito permanente un gruppo di opere della pioniera dell’astrazione svedese. In Italia il problema non si pone: stante la perenne carenza di fondi, per riequilibrare non ci resterebbe altro da fare che svendere qualche maschietto…
[exibart]
L’apertura del Grand Egyptian Museum riaccende la richiesta di restituzione del busto di Nefertiti dal Neues Museum di Berlino: promosse…
Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…
Al Circolo Sannitico di Campobasso, nell’ambito del festival Welcome Home, un progetto espositivo di Mino Pasqualone ridà voce ai ricordi…
Edito da Postmedia Books e dedicato alle donne che hanno lavorato con il tema e con il medium della luce,…
Allo Studio Trisorio di Napoli, Umberto Manzo rilegge i suoi archivi della memoria tra incisioni, stratificazioni e riferimenti al mondo…
La coreografa e danzatrice Michela Lucenti mette in scena, con il suo teatrodanza, la Giocasta di Euripide: una tragedia che…