05 maggio 2014

Ritorno al presente, con Labont. Che porta a Roma “Le conseguenze del realismo”, per mettere in chiaro una nuova fase della cultura, non solo filosofica

 

di

Daniel Spoerri - Aktion Restaurant Spoerri, Tableaupiège 4. Juli 1972 - 1972 - assemblaggio - cm 70x70x40 - coll. Gunther Sachs
Si snoda in tre diverse sedi il convegno “Conseguenze del realismo”, organizzato da Labont, Laboratorio di Ontologia del dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino, diretto da Maurizio Ferraris ed attivo dal 1999. 
Prima al MAXXI, oggi al CNR, e domani presso il dipartimento di Filosofia dell’Università di Roma Tre, un fitto programma di appuntamenti propone un dialogo tra filosofi, critici d’arte e critici letterari, giuristi, filologi classici, teorici della letteratura e del cinema, architetti, artisti e pedagogisti, provenienti dai quattro continenti, per riflettere sulle possibilità aperte dell’attuale ritorno al realismo. Partendo dalle “Irradiazioni”, con la presentazione dell’attività dell’Archivio “Nuovo Realismo”, in cui si raccolgono e catalogano materiali che testimoniano del dibattito sul realismo in filosofia e in altri saperi, con la proiezione del documentario Conseguenze del realismo.
Oggi, “Dialoghi”, apre un dibattito tra nuovo realismo, realismo speculativo e realismi analitici, mentre nella terza ed ultima giornata, domani, con “Prospettive” si valuteranno le radici della svolta e si delineerà un’agenda di sviluppo. 
Una discussione profonda e scientifica tra alcune delle menti più brillanti della cultura italiana ed internazionale, a dimostrazione della volontà di dare una voce a quel senso di “ritorno all’ordine” della catalogazione non solo del quotidiano, ma anche dei saperi.

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