Dal 28 settembre e fino al 4 ottobre 336 studi d’arte apriranno le porte al pubblico tutti i pomeriggi dalle 17 alle 22. Una iniziativa promossa dall’associazione romana Studiaperti & artisti associati, già al suo terzo anno di esperienza che, questa volta, ha contaminato la voglia di visibilità anche alle città di Torino, Acireale e Strasburgo, con l’intenzione di costruire una vera e propria rete internazionale tra gli artisti visivi e il pubblico.
L’apertura degli studi, pratica ormai consolidata da alcuni anni, ha trovato nella Darc, la neonata struttura che si occupa di arte contemporanea e di architettura all’interno del Ministero dei Beni culturali, una sponda importante. Infatti, quest’anno, gli studi apriranno in concomitanza con le giornate del patrimonio culturale europeo organizzate dal Ministero Un bel volume pubblicato dalla Darc, con le informazioni e le ubicazioni degli atelier e con le immagini del lavoro artistico, si potrà trovare a Roma presso le edicole del turismo, i musei, le università, le accademie e le maggiori librerie.
Disseminati in ogni angolo delle capitale, pittori, scultori e fotografi mostreranno il lavoro e anche le procedure e i materiali per realizzarlo. Una iniziativa a cui si é arrivati dopo incontri e confronti tra artisti e che ha riscosso successo di pubblico.
“In una città come Roma – sostengono gli artisti promotori degli Studi Aperti – dove la contemporaneità deve fare i conti con una storia che è riferimento e base della stessa cultura europea, le discussioni e i confronti sulle tematiche dell’arte e sugli strumenti da darsi devono promuovere un nuovo pubblico per l’arte, un’arte come luogo di scambio tra le culture e di conoscenza tra le persone. L’apertura degli studi alla città, infatti, non riguarda solo la visibilità e la divulgazione: abbiamo sentito la necessità di creare una coesione tra gli artisti intorno al proprio luogo di lavoro – lo studio – con l’intenzione di dare corpo, oltre alla visibilità, anche alla necessità che torni al centro del sistema socio-culturale la testimonianza dell’artista, come individuo fortemente connesso ai processi di cambiamento, in quanto coscienza critica ”.
Molti studi ospiteranno eventi di altre forme espressive: proiezioni di filmati d’essai, performances, presentazioni di libri e readings di poesia a cui tutti potranno assistere.
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