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Sette grandi artisti per un libro. Dedicato a Gillo Dorfles

di - 1 Ottobre 2002

Pubblicato da COLOPHON Edizioni con versi di Gillo Dorfles, prefazione di Ferruccio De Bortoli e grafiche di sette grandi artisti contemporanei. Il volume sarà introdotto da Annalisa Zanni e presentato (l’1 ottobre alle ore 18.30 al Museo Poldi Pezzoli di Milano) Alessandra Mottola Molfino con la partecipazione di alcuni tra gli autori del libro.

Nascosti intrecci raccoglie le testimonianze di sette grandi artisti fra i più prestigiosi per un uomo da tutti riconosciuto quale esemplare riferimento intellettuale ed artistico.

Abbinate a giovanili composizioni dello stesso Dorfles, le grafiche di Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Arnaldo Pomodoro si susseguono nelle pagine di questo libro d’artista, ognuna facendo storia a sé, ma tutte assieme legate in un unicum indissolubile che vive dell’affetto e della stima per il Dorfles amico e critico.

Senso della misura, affetto e rispetto caratterizzano la prefazione di Ferruccio De Bortoli che, riprendendo alcuni degli interventi di Dorfles sul Corriere della Sera – a partire dal primo, datato 11 gennaio 1970 – conclude la sua carrellata con un perfetto incastro fra il proprio pensiero e quello di Dorfles dichiarando: Così nell’arte, come nella società (le due cose non si possono forse giudicare con gli stessi parametri?) “solo la riscoperta di valori simbolici e traslati” potrà “ripristinare un recupero del concetto di gusto ”.
Con uno sguardo ironico sulla vita quotidiana, Enrico Baj propone l’immagine di un personaggio femminile in miniatura, realizzato totalmente in collage, in cui intravedere quella zia che, nel testo poetico, voleva colmarlo di baci e abbracci sopportati con giovanile insofferenza.

Vertigini nascoste accompagna una calcografia-collage di Agostino Bonalumi , dove l’immagine sagomata e posizionata in modo da rendere la tridimensionalità evidente, rende ancor più significativa la leggerezza del segno e la quasi evanescenza dei fondini in acquatinta.

Forte di un legame con Dorfles che trova nel primo numero di Azimuth un punto di riferimento storico, Enrico Castellani realizza un’immagine in cui il centro ottico viene spostato alla sinistra del centro geometrico, quasi a suggerire la non ritualità dell’analisi e un omaggio alla forza dell’analisi stessa.

Nella litografia su pietra di Jannis Kounellis , rigorosamente in nero su bianco, il segno delimita con la sua forza i margini di un ipotetico labirinto, metafora non solo della ricerca dell’artista e dello studioso, ma dello stesso vivere quotidiano in ogni singola e apparentemente secondaria manifestazione.

Mimmo Paladino sembra suggerire nella sua linoelografia un omaggio al Dorfles uomo, al suo valore intellettuale ed al suo rigore professionale, alla sua integrità morale.

Giulio Paolini ripropone quell’immagine, una piccola carta con la dicitura poesia, su cui Gillo Dorfles si era soffermato con particolare attenzione in occasione della prima mostra personale di Paolini stesso a Milano, alla Galleria dell’Ariete, a memoria di un incoraggiamento che sempre lo accompagnerà nel suo percorso artistico.

Per concludere, un bassorilievo su carta di Arnaldo Pomodoro , la cui tensione interna trova un perfetto riferimento nei versi di Dorfles: ”Dolore liquido il piombo fuso: nell’acqua, nella vasta tinozza, si trasforma in masso duri e spugnoso, irto di anfratti fissato senza ritorno in una forma irsuta. Prima era una liscia superficie padrona dello spazio.”

Il libro rimarrà in esposizione nella Stanza dei tessuti fino al 6 ottobre 2002.


Nascosti Intrecci
Realizzato in quarto, a fogli sciolti
con testi composti in caratteri mobili Dante corpo 14
da Ruggero Olivieri
stampati da Tipoteca Italiana Fondazione
sotto la direzione di Silvio Antiga
in 110 esemplari così segnati:
100 in numeri arabi da 1/100 a 100/100
10 in numeri romani da I/X a X/X
copertina di Sandro Francescon
per conto di Proposte Colophon di Belluno
nell’A.D. 2002
Ufficio stampa Museo Poldi Pezzoli: Laura Doronzo
Tel. 02/45473805-06 – Fax 02/45473811 – E-mail: doronzo@museopoldipezzoli.org
Edizioni Colophon:
Tel. 0437 941480 – fax 0437 27421


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