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Goya, El Greco, Rubens, Turner, Tiepolo, Memling e Guardi, tra gli altri. Sono alcuni dei nomi all’incanto nella settimana dell’asta dedicata agli Old Master che si terrà a New York dal prossimo 25 gennaio. Primo highlight della serie una grande opera di Pompeo Giralamo Batoni del 1751, Susanna e i vecchioni, che andrà in vendita stimata dai 6 ai 9 milioni di euro.
Hans Memling sarà invece all’incanto con un pannello devozionale, Cristo benedicente, scoperto quest’anno e stimato tra 1 e 1 milione e mezzo di dollari.
Dalla collezione dell’armatore greco George Embiricos arriva invece un ritratto di Goya y Lucientes a Mariano Goya, datato 1827, uno degli ultimi dipinti realizzati durante l’ultimo viaggio a Madrid del pittore, tra il luglio e il settembre dello stesso anno. Qui la stima di è 6-8 milioni di dollari. Il capolavoro è stato presente nella raccolta gli attuali proprietari dal 1954, invisibile al pubblico per quasi 60 anni. Una tela dipinta da Heidelberg, con un paesaggio montano e nebbioso e un arcobaleno all’orizzonte, passata tra le mani di alcuni dei più grandi collezionisti dell’artista nel 19esimo secolo, tra cui Joseph Gillot e Donald Currie, sarà in asta a 4-6 milioni di dollari.
Presente poi un cospicuo gruppo di barocco italiano, comprendente opere di Pietro Testa, con Enea sulle rive del fiume Stige (stima 3-5 milioni) e un Ritratto di Frà Bonaventura Bisi (stima 1-1.5 milioni) risalente alla fine del 17esimo secolo, firmato dal Guercino.
Due aste saranno, negli stessi giorni, dedicate alla collezione di Giancarlo Baroni, 29 e 30 gennaio, e vedranno in scena una vasta gamma di eccezionali dipinti e disegni che coprono un arco temporale che va dal 15esimo al 19esimo secolo e che tra i capofila vedono un grande dipinto di El Greco, La Deposizione di Cristo, stimata tra anch’essa tra il milione e il milione e mezzo.
Sempre il 30 gennaio sarà all’incanto un disegno giovanile di Rubens, uno studio anatomico di tre figure maschili (stima tra i 700 e i 900mila dollari) e alcuni dei 19 acquerelli di William Blake che erano stati riscoperti nel 2001 in una piccola libreria a Glasgow, comparsi in asta da Sotheby nel 2006. I disegni, che sono stati conservati in una cartella di cuoio, sono legati a una commissione che Blake ricevette nel 1805 da Robert Cromek, come illustrazioni per una nuova edizione del poema epico di Robert Blair “The Grave”. Un bottino a dir poco ricco, che promette di aprire in grande stile la prima asta del 2013. E che testerà anche l’effetto crisi. I vari lotti saranno in mostra a partire da dopodomani.
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