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Sotto sequestro il Centro polivalente di Norcia. Tra gli indagati anche Stefano Boeri

di - 14 Marzo 2018
Continuano i sequestri e gli avvisi di garanzia per le strutture realizzate nell’area di Norcia, in seguito agli eventi sismici che, tra l’agosto del 2016 e il gennaio del 2017, colpirono l’Umbria e il centro Italia. Sotto sigillo, il Centro Polivalente Norcia 4.0, progettato da Stefano Boeri che, in quanto direttore dei lavori, è stato inserito nella lista degli indagati, insieme a Nicola Alemanno, sindaco di centrodestra del comune nursino che, già alcuni giorni fa, era stato raggiunto da un avviso di garanzia per aver autorizzato, «con procedure di emergenza post sisma», la realizzazione di Casa Ancarano, altro centro polifunzionale della Pro loco.
La struttura di Boeri è stata realizzata grazie ai fondi raccolti dalla campagna di sensibilizzazione portata avanti dal Corriere della Sera e da TgLa7 e vi si contesta la costruzione «in assenza del necessario permesso a costruire e dell’autorizzazione paesaggistica». I magistrati hanno rilevato quella che, a loro avviso, è la non temporaneità della struttura, un carattere che entrerebbe in conflitto con le procedure di emergenza, la cui applicazione è limitate a opere temporanee. Nel sequestro, inoltre, si ipotizza la violazione della normativa paesaggistica, dato che l’edificio, inaugurato nell’estate 2017, ricade all’interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini. Pensata come spazio di incontro, il complesso, che ha una grandezza di circa 2mila metri quadrati, è caratterizzato da quattro strutture in legno e con ampie vetrate, destinate a vari servizi e attività.
«Ritengo importante esprimere a nome del Governo la fiducia nei confronti di coloro che operano e che hanno lavorato alla ricostruzione in emergenza all’indomani del sisma che ha colpito l’Italia Centrale», ha dichiarato il commissario per la ricostruzione posta sisma 2016, Paola De Micheli. «Sono sereno e tranquillo. Credo che si tratti di un gigantesco equivoco. Non so come si faccia a dire che il Centro non è temporaneo. È smontabile e rimontabile completamente, impianti inclusi. Allora anche tutte le casette non sono temporanee. Mi spiace per la popolazione che ha vissuto una vicenda drammatica e si vede privata dell’unico luogo di aggregazione sicuro», è stata la reazione di Boeri. Per il momento, a tacere è il sindaco che, però, ha convocato una conferenza stampa per giovedì, 15 marzo.

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