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“The Floating Piers” non sparirà tra tre giorni: tutti, ma proprio tutti, potranno camminare di nuovo sull’acqua. Grazie a Google Street View

di - 30 Giugno 2016

"The Floating Piers" non sparirà tra tre giorni: tutti, ma proprio tutti, potranno camminare di nuovo sull'acqua. Grazie a Google Street View

Se è arte o non è arte, se è solo un evento o se migliora la vita, se c’è e non doveva esserci, se ha fatto incassare o fatto perdere, la discussione ha raggiunto il suo limite, almeno temporale: altri tre giorni e addio Christo dal Lago d’Iseo, con The Floating Piers passato alla storia.
E come in tutte le belle favole il sogno sarà replicato, e replicabile, tramite la tecnologia: Google, in collaborazione con le Province di Bergamo, di Brescia e il Comune di Sulzano, da stamattina è alla prese con la mappatura della passerella per Google Street View, l’evoluzione di Google Maps.
Una volta elaborate e verificate, le immagini fotografiche saranno consultabili online e infilate tra le altre opere già mappate dal trekker, lo “zaino” composto da 15 fotocamere e il Tripod, treppiede dotato di una fotocamera ad alta risoluzione.
«Grazie alla mappatura Google dell’Antica Via Valeriana e del progetto di Christo, assicuriamo la conservazione della memoria storica e del patrimonio immateriale di questa straordinaria e imperdibile esperienza», ha dichiarato Paola Pezzotti, Sindaco di Sulzano. E anche questa parentesi contribuirà a fissare nella storia questo nuovo miracolo, «permettendo ad un numero maggiore di persone di fruirne ovunque nel mondo e anche nel corso tempo», come ha dichiarato Claudio Monteverde, Corporate Communication and Public Affairs Manager di Google. E se invece volete provarci dal vivo, questo week end che si annuncia bollente è l’ultima occasione.

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  • Questa iniziativa fa il paio con i murales di Blu strappati dalle pareti sulle quali erano stati realizzati.
    Ma è mai possibile che opere "site specific", nate con una precisa filosofia che le lega indissolubilmente ad un luogo, vengano violentate nella loro natura sottraendo ad esse quel carattere di temporaneità e precarietà su cui si fondano?

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