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Venere di Morgantina, la prescrizione potrebbe impedirne la restituzione

di - 14 Ottobre 2002

La Venere di Morgantina potrebbe non essere restituita all’Italia per un fatto procedurale. Nel processo per ricettazione del prezioso reperto, potrebbe maturarsi la prescrizione e la sentenza di condanna, in base alle norme internazionali in materia, è da ritenersi un requisito imprescindibile per ottenere la restituzione del bene culturale trafugato. “I nostri sforzi di raccordo con il nucleo di tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri per restituire al nostro patrimonio la Venere di Morgantina – afferma l’assessore ai beni culturali della Regione siciliana Fabio Granata- rischiano di andare in fumo”. Annuncia che a tal fine incontrerà il presidente della corte d’appello di Caltanissetta per individuare una possibile soluzione. La Venere di Morgantina, trafugata alcuni anni or sono in Sicilia, nel 1988 è stata acquistata a Londra dal Paul Getty Museum per la cifra di 28 miliardi di lire. In primo grado (agosto del 2001) il ricettatore è stato condannato dal tribunale di Enna a 2 anni di reclusione e al pagamento di una penale di 40 miliardi. La sentenza non è però ancora passata in giudicato e continuano quindi a scorrere inesorabilmente i termini di prescrizione del reato. La statua, alta 220 cm, è databile intorno al 400-425 a.C. , ha il corpo in tufo calcareo in cui con grande maestria sono riprodotti movimenti di vesti bagnate sferzate dal vento, mentre le membra e la testa sono in marmo come le metope di Selinunte. Tracce di pigmenti fanno supporre che la statua dovesse essere policroma, mentre il fatto che sia finemente rifinita anche sul retro spinge gli studiosi a ritenere che fosse originariamente collocata in un luogo in cui era visibile da ogni lato. E’ la testimonianza dell’esistenza di importanti e ricche colonie greche anche all’interno dell’Isola. L’opera è stata esposta fino a poco tempo fa al Paul Getty Museum di Malibù. (ugo giuliani)

[exibart]

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  • La foto pubblicata nell'articolo è mia.
    l'ho scattata nel museo di Malibù
    nel 1993. Baeli Rosario, Messina 090 2935215.

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