Al via il calendario del public program nell’ambito di “Ya basta hijos de puta”, mostra di
Teresa Margolles che ha aperto la stagione espositiva 2018 del PAC-Padiglione di Arte Contemporanea di Milano. Visite guidate a tema, incontri con ospiti speciali e workshop, per entrare in un mondo oscuro, fatto di identità violate, libertà negate, speranze disilluse,
come ci ha confidato la stessa Margolles. L’artista nata a Culiacán, in Messico, nel 1963, ha sempre lavorato tra le pieghe del tessuto storico e sociale del proprio Paese e, nelle quattordici installazioni in esposizione, possiamo leggere la silenziosa brutalità del reale, la paura che diventa sensazione quotidiana.
“La parola come resistenza” è il tema della prima visita guidata, che si terrà martedì, 17 aprile, alle 19, insieme ad Ana María González Luna, docente di lingua spagnola all’Università degli Studi di Milano Bicocca e messicanista. La visita sarà accompagnata da una lettura di poesie, testi letterari e brani di giornalismo narrativo. Il 19 aprile, “Non è quello che credi”, visita guidata e workshop, con un focus sull’opera dell’artista Martina Melilli, ospitata nella Project Room del PAC. Ogni partecipante è invitato a portare un oggetto dal forte valore affettivo, al quale sia riconosciuto il potere di evocare qualcosa della propria storia. Questi oggetti diventeranno il centro di una interrogazione individuale e condivisa e, prima di essere restituiti, verranno esposti in mostra. Il 24 aprile, invece, Eleonora Cirant, documentalista all’Unione femminile nazionale, giornalista e attivista della rete Non una di meno, ci guiderà in un racconto della italiana e globale a partire dalle opere in mostra, attraverso dati e fatti di attualità. Il turbamento diventa occasione per capire quanto la violenza di genere possa essere pervasiva e per riflettere su cosa si possa fare per cambiare questa situazione. Il 5 maggio, infine, una visita guidata durante la quale il curatore Diego Sileo dialogherà con Elio De Capitani e Cristina Crippa in scena al Teatro Elfo Puccini con lo spettacolo Otello, passando dalla grammatica prepotente delle opere di Margolles ai chiari e scuri del testo di Shakespeare.
Per informazioni e prenotazioni, si può scrivere a didattica.pac@gmail.com.