Categorie: Teatro

La scrittura iridescente di Jan Fabre: The Night Writer al Sannazaro di Napoli

di - 19 Marzo 2022

Il tavolo dello scrittore e dell’artista, dell’artefice e del sognatore, del visionario e del realista, è molto sottile, poco più di un velo, di un foglio, di una superficie. Il ripiano è ingombro di oggetti di varia forma e di diversi volumi, alcuni trasparenti, contengono liquidi, altri invece danno fuoco alle cose che, da un lato, diventano fumo da inalare, dall’altro, cenere da spargere. La scena di “The night writer. Giornale Notturno”, spettacolo scritto dall’artista belga Jan Fabre e in scena dal 18 al 20 marzo al Teatro Sannazaro di Napoli, è più simile a un’installazione che a una scenografia, più plastica e scultorea che performativa. Anche se il protagonista – che per una coraggiosa o sfrontata scommessa di Fabre è egli stesso, artista giovane e rampante, tra gli anni ’70 e i ’90, tra Anversa e New York – la vive visceralmente, abitando la scena come l’interno del proprio corpo, in una sorta di protesi delle membra dell’attore/individuo, perfettamente ritratto nell’interpretazione da Lino Musella in tutte le sue rapidissime, acute, improvvise introspezioni ed estroflessioni. Le mani sfogliano con concitazione le pagine dei diari scritti di notte da Fabre su un arco temporale decennale, la voce legge, commenta o dissacra ciò che è avvenuto di giorno, arrochita dalle sigarette di marca rigorosamente belga, il naso umido, il ventre teso, le vene del collo nelle quali scorre l’oro vivo. Preziosissima la vita, altrettanto irraggiungibile la morte. D’altra parte, è questa fortissima presenza della fisicità portata allo stremo delle forze e delle tensioni, tra anatomia e decomposizione, a caratterizzare le pièce di Fabre, messe in opera con la sua compagnia Troubleyn. Ma se in quelle (Belgian Rules / Belgium Rules, Mount Olympus, solo per citarne alcune) la narrazione esplode tra rivoli di azioni e parole, incarnate da un amplissimo “coro” composito di performer, qui il filo è ben scandito tanto dall’intestazione suggestiva e puntuale delle date, che non rispettando una cronologia lineare pure scandiscono l’orizzonte diaristico degli eventi, quanto dalla stessa scrittura. Che è privata, interiore, umbratile ma anche cronaca di fatti, incontri e tentativi, piccole torture e passioni fumantine, tutti rivissuti attraverso la lente di una poesia esasperata e spietata, eccessiva e lirica, esattamente come alcune sculture di Jan Fabre, attrattive e ripulsive, composte da migliaia di iridescenti corazze di insetti.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Pesaro 2024: la mostra di Giovanni Termini in un palazzo cinquecentesco

Gli spazi del cinquecentesco Palazzo Tiranni-Castracane di Cagli si aprono all’arte contemporanea con la mostra di Giovanni Termini, nell’ambito di…

29 Aprile 2024 18:56
  • Attualità

Il Garage Museum di Mosca è stato perquisito dagli agenti dell’FSB

Gli agenti dell'FSB, il Servizio di Sicurezza Federale della Russia, hanno perquisito l’archivio del Garage Museum of Contemporary Art di…

29 Aprile 2024 18:20
  • Mostre

Sentieri di Maremma: il viaggio artistico di Adriano Pompa

A Orbetello, la sala maggiore dell’Arcivescovado, ospita la mostra di Adriano Pompa: un’intima esplorazione del territorio maremmano, tra pitture coloratissime…

29 Aprile 2024 17:09
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 29 aprile al 5 maggio

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 29 aprile al 5 maggio, in scena nei…

29 Aprile 2024 16:57
  • Mercato

Christie’s mette all’asta il guardaroba di Vivienne Westwood

Gli abiti della stilista e attivista britannica andranno in vendita quest’estate, in una doppia asta live e online. Il ricavato…

29 Aprile 2024 13:32
  • Mostre

Il sacro on the road: Cristiano Carotti in mostra da Contemporary Cluster a Roma

L’artista ternano torna a esplorare la dimensione ambientale e il senso del sacro con opere di grande impatto visivo, negli…

29 Aprile 2024 12:10