La mostra Dal vero, organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con Palazzo Cavour, presentando circa un centinaio di tele, si propone non solo di illustrare in modo esaustivo l’esperienza della Scuola di Posillipo, ma anche di fornire una nutrita testimonianza delle numerose correnti e degli svariati approcci – italiani ed europei – legati alla produzione pittorica napoletana. Napoli fu, a cavallo tra il 1700 e il 1800, nonché durante l’avanzare di gran parte del diciannovesimo secolo, un’area privilegiata – un particolare centro nevralgico nel quale si incontrarono le differenti culture e le esperienze formative dei maggiori paesaggisti del tempo. La mostra, magistralmente curata da Mariantonietta Picone, è articolata in tre ampie sezioni. La prima di esse testimonia, non mancando di suggerire alcuni confronti con impianti vedutistici e paesaggi classicisti dell’epoca, l’importante attività della Scuola di Posillipo, nata appunto dall’unione di artisti stranieri di diversa e variegata formazione, tra i quali emergono Pitloo e Giacinto Gigante.
articoli correlati
Astratta, Palazzo Cavour, Torino
Infanzia. Il bambino nell’arte tra otto e novecento, Palazzo Cavour, Torino
De Nittis alla Gam, Torino
Sonia Gallesio
mostra visitata il 13 aprile 2002
In vista delle Olimpiadi Invernali 2026, Casa Italia, lo spazio di rappresentanza per atleti e delegazioni, aprirà al pubblico con…
È stato presentato al Palazzo Reale di Napoli il programma della neonata Loffredo Foundation, una realtà impegnata nell’arte e nella…
Dalle riedizioni di Gio Ponti alle pratiche radicali su Taranto, passando per libri, mostre e progetti che interrogano il ruolo…
L’apertura del Grand Egyptian Museum riaccende la richiesta di restituzione del busto di Nefertiti dal Neues Museum di Berlino: promosse…
Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…
Al Circolo Sannitico di Campobasso, nell’ambito del festival Welcome Home, un progetto espositivo di Mino Pasqualone ridà voce ai ricordi…