La personale di Francesco Vezzoli al Castello di Rivoli, curata da Marcella Beccaria, propone alcuni lavori recenti concentrati su una sorta di rivisitazione personale della storia del cinema da parte dell’artista. La ripresa e ricostruzione delle icone glamour della cultura cinematografica e mediatica avviene però, per
La mostra si compone di un’installazione video e alcuni quadri ricamati. Tutti i lavori sono ispirati e liberamente tratti dalla figura e all’opera di Jean Cocteau.
Il video presenta un rifacimento del noto film La voix humaine del 1930, reinterpretato per Vezzoli da Bianca
Nella seconda saletta sono presentati i ricami: disegni stilizzati, che raffigurano corpi intrecciati su se stessi e con altri corpi, fino a formare una sola immagine rotta sola dalla presenza scintillante del ricamo metallico. Anche in questi lavori è presente un esplicito riferimento a Cocteau e al suo lavoro. Il ricorso al ricamo ha da fare con il recupero di materiali semplici e comuni esaltati ad una dimensione estetica.
Come già era avvenuto per il notissimo lavoro attuato con la famosa ex-modella Verushka, presentato alla scorsa Biennale, nei lavori di Francesco Vezzoli l’arte diventa parodia della fiction e smitizzazione delle icone più comuni della contemporaneità. Insieme, con un meccanismo alla Andy Wharol, diventa una specie di distorta consacrazione di queste icone ad un luogo (ironicamente e forse solo originariamente) destinato ad un’élite culturale. Soprattutto il cinema qui diventa la caricatura e la stereotipizzazione di alcuni comportamenti sociali, sintomo di una diffusa e incombente crisi d’identità del soggetto.
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www.castellodirivoli.com
Maria Cristina Strati
mostra visitata il 2 febbraio 2002
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