Dopo la presentazione di questa mattina per la stampa, la nuova sede torinese della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo inaugura ufficialmente questa sera il suo primo e già molto chiacchierato evento espositivo. Exit, nuove geografie della creatività italiana è la mostra curata dal direttore della Biennale di Venezia Francesco Bonami, direttore della sezione Arti Visive della Fondazione Sandretto dal 1995. La mostra vede la partecipazione di 63 giovani artisti italiani i cui lavori occupano un po’ tutte le sale e gli spazi della Fondazione e, dopo la presentazione a giornalisti, addetti ai lavori, critici e personalità, sarà definitivamente aperta al pubblico a partire da domenica.
La maggior parte dei lavori occupa la luminosa sala
Sono rappresentati tutti i generi artistici, dalla video arte all’installazione, alla fotografia, alla pittura e alla scultura, fino al dvd. L’intenzione degli organizzatori è però soprattutto quella di individuare tra i giovani italiani emergenti coloro che maggiormente rivelano le qualità adatte e la volontà concreta di disporsi a dialogare con l’arte contemporanea internazionale, tenendo il passo con le ricerche artistiche più moderne in ambito europeo e mondiale. La mostra può sicuramente considerarsi un evento riuscito, che espone lavori di ottima qualità.
Oggi a Torino non inaugura quindi soltanto uno spazio fisico dedicato all’arte contemporanea, ma un centro culturale che si propone di tastare il polso e fornire una serie di convincenti stimoli alla giovane ricerca artistica italiana, con un occhio attento a ciò che accade oltre i confini geografici della penisola. Lo stesso edificio, progettato dall’architetto Claudio Silvestrin, è pensato e studiato come spazio abitabile e di ampio respiro, naturalmente aperto alle suggestioni esterne.
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maria cristina strati
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Finalmente una bella mostra, aperta verso il futuro e con un nucleo forte di artisti che farà molta strada.
Complimenti a tutti e in particolare al direttore della prossima Biennale di Venezia che ci ha dato una bella anteprima di quel che sarà.
Bene così.