Categorie: torino

fino al 9.II.2003 | Eccentricity | Torino, Archivio di Stato

di - 31 Gennaio 2003

Organizzata nell’ambito della kermesse Artigiano Metropolitano e curata da Enzo Biffi Gentili, Francesca Comisso e Luisa Perlo, Eccentricity documenta il grande fervore creativo che caratterizzò l’ambiente torinese negli anni compresi tra il 1945 e il 1968. Attraverso innumerevoli prodotti frutto delle cosiddette arti minori, l’allestimento dimostra come il capoluogo piemontese abbia avuto un ruolo di primissimo piano nell’evoluzione del design internazionale. Tappeti e tavolini, lampade e vasi, portaombrelli e bottiglie: gli oggetti della quotidianità vennero trasformati dai professionisti più audaci in vere e proprie opere d’arte. All’insegna di un binomio esclusivo: genio ed originalità. La mostra è introdotta da una sezione dedicata agli autoveicoli, perlopiù costituita da immagini fotografiche che fanno da cornice alla splendida Lancia Loraymo del 1959, realizzata in un unico esemplare su disegno di Raymond Loewy. Presenti anche una riproduzione in miniatura del prototipo del pullman Golden-Dolphin di Umberto Mastroianni e un modellino di una vettura Ferrari da competizione, del 1954, concepito da Carlo Mollino. Riguardo ai complementi d’arredo, e in particolar modo in relazione a quelli in ceramica, gli artieri subalpini produssero oggetti fra i più innovativi. Free-forms luccicanti – spiritose e coloratissime – che spesso nacquero grazie ad un pretesto funzionale, come nel caso delle celebri lampade da televisione. Tra le creazioni di maggior fascino, si segnalano il portauova di cioccolato realizzato da Vi.Bi per Venchi Unica (chi non ricorda la nota fabbrica di dolci torinese?), i piatti di Giò Ponti, i divertenti vasi di Ariele ispirati agli ortaggi (Cipollino n. 146, Finocchione n. 177). In materia di design all’avanguardia, immancabile la presenza degli arredi Gufram, qui degnamente rappresentati dalla Poltrona Alvar e dal Gruppo Margherita (Nespolo e Raimondi, Serie Multipli). Un tavolo per negozio e i tappeti Redan ricordano l’eccellenza di Ettore Sottsass, mentre il bavaglino e la tovaglia decorati da Carol Rama e il tessuto disegnato da Luigi Spazzapan si rivelano autentiche chicche. Nella sezione riservata alla moda sono esposti Betulla e Anguria, gli spassosi Vestiti-Natura in poliuretano espanso di Piero Gilardi (riedizioni del 1997 dei modelli ideati nel ‘67 per la Beat Fashion Parade al Piper Club), così come il mini-abito in due pezzi di Annemarie Sauzean Boetti, interamente formato da cerniere lampo. In quegli anni, le proposte stilistiche di maggior successo germinarono dalla commistione tra esuberanza, raffinatezza e lusso, proprio come dimostrano i gioielli di Alda Minola e la biancheria Visetti. Fiammanti fuoriserie, maniglie policrome, appendiabiti a forma di sasso (Bottega di Victor Cerrato): ogni singolo prodotto rappresenta un frammento di quella città vivace ed attenta che, a dispetto di chi tutt’ora la ritiene fortemente tradizionalista, voleva e vuole arrivare lontano.

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Il design Cartier visto da Ettore Sottsass. Milano, Palazzo Reale
Brice Marden – Mostra antologica dell’opera grafica. Torino, Archivio di Stato
Carlo Mollino – Fiabe per i grandi, Torino, Fondazione Italiana per la Fotografia
link correlati
www.artigianometropolitano.it

sonia gallesio
mostra visitata il 26 gennaio 2003


Eccentricity – Torino città d’arte e d’industria 1945-1968
Torino, Archivio di Stato, Piazzetta Mollino 1
dall’8 dicembre 2002 al 9 febbraio 2003
orario di visita: 10.00-19.30; lunedì 14.30-19.30; giovedì 10.00-22.30
ingresso: intero € 6,20; ridotto € 4,20
per informazioni: tel. 011 5184268


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