fino al 9.XI.2002 | Instabile, Transitivo, Digitabile. Nuovi Arrivi 2002 | Torino, Galleria San Filippo

Nuovi Arrivi – Giovani Artisti a Torino, nota rassegna promossa dal Centro Documentazione Arti Visive del capoluogo piemontese, è giunta al settimo anno di attuazione. L’edizione 2002, curata da Francesco Bernardelli e Dario Salani, viene presentata in una veste nuova, più che mai in sintonia con le profonde trasformazioni caratterizzanti il panorama artistico contemporaneo. Abbinando sfilate di moda e performances musicali (una stasera, vedi scheda tecnica) alle proposte dei cinque autori selezionati, si è voluto interpretare l’odierno clima culturale fatto di scambi sempre maggiori tra le diverse forme espressive. La presenza di personalità emergenti quali Ballario, Genovesi, Cascardi, Crocco e Murer dimostra, altresì, come i giovani artisti torinesi abbiano raggiunto un eccellente livello e siano perfettamente in grado di misurarsi e confrontarsi in contesti internazionali. Il titolo scelto per l’edizione in corso – Instabile, Transitivo, Digitabile – rimanda con immediatezza agli aspetti peculiari delle creazioni più innovative: forte componente tecnologica, alterazioni ed evoluzioni progressive, fruibilità. Le atmosfere ricreate, le immagini ed i suoni, proprio come dimostrano i lavori esposti in San Filippo, interagiscono tra loro tramutando l’opera in performance, luogo entro il quale muoversi, percorso narrativo elaborato. Il filo conduttore dell’intera rassegna, come ormai risulterà evidente, è la contaminazione – la fusione dei diversi linguaggi. Fabio Cascardi, proponendo un progetto che ingloba al contempo contenitore e contenuto, presenta due cortometraggi (Life e Primero) compiuti grazie all’elaborazione di vecchie pellicole super8 sottoposte, per l’occasione, ad un atipico restyling. Maria Crocco, a sua volta, realizza una chill-out room (una di quelle camere di decompressione allestite in alcune grandi discoteche o nei rave-party) del tutto particolare – zen, si direbbe quasi – che ospita alcuni degli intensi ritratti in bianco e nero propri del suo percorso documentaristico sulle realtà alternative. L’ambient-painting di Fabio Ballario è costituito da un insieme di luminose tele raffiguranti la progressiva smaterializzazione di volti umani – la cui energia defluisce dalle stesse per invadere lo spazio circostante mediante linee tracciate sulla parete. La proposta di Robi Murer è una videoinstallazione dal titolo Electro Morbo: in essa, i gesti quasi innaturali, subitanei e convulsi di un dj privato virtualmente dei suoi strumenti e dunque decontestualizzato, rimandano ai movimenti di un ipotetico malato affetto dal morbo di Parkinson. Federica Genovesi , con la sua Fashion Victims, ci invita ad entrare, nel senso letterale del termine, in una vera e propria boutique all’interno della quale sono esposte, ripiegate sugli scaffali ed appese alle grucce come abiti (o magari maschere prêt a porter?), decine di bambole gonfiabili afflosciate, simbolo – forse – di quel ruolo femminile del quale il mercato sembra non poter fare a meno…

sonia gallesio
mostra visitata il 12 ottobre 2002

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