Categorie: venezia

Fino al 10.IX.2016 | David Simpson, Wall Toys For Adults | Studio la Città, Verona

di - 29 Agosto 2016
Per la prima volta in Italia approdano le opere degli anni Ottanta di David Simpson, artista americano che Studio la Città rappresenta e promuove da più di un ventennio.
La mostra, curata da Marco Meneguzzo presenta la serie Wall Toys For Adults in cui la ricerca sul bilanciamento del colore e della luce si sposa con sperimentazioni nell’ambito del formato del supporto: tele sagomate in forme geometriche dai contorni netti.
Nato nel 1928 a Pasedana, Simpson vive e lavora a Berkeley in California. Dopo la laurea alla California School of Fine Arts, conseguita nel 1956, inizia il suo percorso artistico con più di settanta mostre personali in gallerie e musei di tutto il mondo. Tra queste ricordiamo Americans del 1963 presso il Museum of Modern Art di New York e Post- Painterly Abstraction del 1964 più volte riproposta in occasioni diverse.
Forse meglio conosciuto per i famosi monocromi, a cui presta assoluta fedeltà sin dal 1987 – quando scopre un nuovo materiale acrilico che gli permette di lavorare su sottili cangiantismi e minime variazioni di luce – negli anni ’80 dedica un ciclo ai Wall Toys For Adults, con una vaga allusione sessuale nel titolo, ma nulla di scopertamente erotico nella pratica. I giochi per adulti da parte di Simpson stanno piuttosto in bilico tra i pixel dei primi videogame e i tradizionali giocattoli artigianali in legno. Ma sono tutt’altro che banali combinazioni di falegnameria e vanno ben oltre alle simpatiche associazioni che possiamo trovare con il mondo dell’infanzia e del gioco.

Di fatto potremmo leggerle come una riflessione sull’arte e sul significato che acquisisce nella contemporaneità: un gioco per adulti, l’oggetto del desiderio di capricciosi collezionisti. Per quanto riguarda i possibili confronti tra queste opere di Simpson e altre esperienze della ricerca artistica nella seconda metà del secolo scorso, si potrebbe cercare tra le pagine della Pittura Analitica, più che – come spesso è accaduto – tra quelle dei cosiddetti (impropriamente) “astrattisti di metà ‘900” come, ad esempio, Robert Ryman e Mark Rothko (l’uno ascrivibile al Minimal, l’altro all’Informale americano) con i quali dialogano piuttosto i monocromi che Simpson realizza a partire dal ’87. Il ciclo Wall Toys For Adults condivide con la Pittura Analitica la riflessione sul linguaggio della pittura e la ricerca su alcuni fondamentali nuclei tematici come il rapporto tra colore e percezione, materia e supporto, superficie e spazio (temi per altro recentemente approfonditi con la mostra “Gli anni della Pittura Analitica” a Palazzo della Gran Guardia, Verona).
In occasione del vernissage dell’esposizione Marco Meneguzzo ha presentato il volume David Simpson, Works 1965-2015, edita da Radius Book, con testi di Louis Grachos, Jonathon Keats, Kenneth Baker e David Simpson. Monografia che non solo presenta, ma chiarisce il lungo arco di attività dell’artista.
Oltre alla mostra su David Simpson, Studio la Città propone un Summer Show per traghettarci fino alla fine dell’estate con una selezione dei lavori di alcuni degli artisti con cui la galleria ha lavorato quest’anno: da Carlo Battaglia a Jacob Hashimoto, da Arthur Duff a Herbert Hamak da David Simpson a Victoria Stoian, da Ettore Spalletti a Claudio Verna, a testimoniare un anno intenso e ricco di proposte.
Jessica Bianchera
mostra visitata il 30 giugno
Dal 30 giugno al 10 settembre 2016
David Simpson – Wall Toys For Adults
Studio la Città
Lungadige Galtarossa, 21, 37133 Verona
Orari: da lunedì a venerdì, ore 9.00-13.00 e 15.00-19.00 (sabato solo su appuntamento)
Info: +39 045 597549 www.studiolacittà.it

Si laurea in storia dell’arte contemporanea nel 2013 presso l’Università degli Studi di Verona e nel 2018 consegue il titolo della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Da settembre 2013 a giugno 2015 ha lavorato in Spagna a un progetto in collaborazione con la Camera di Commercio di Santander; da ottobre 2015 è cultore della materia per la cattedra di storia dell'arte contemporanea dell'Università di Verona. Scrive per Exibart e altre riviste d’arte contemporanea come Op.Cit. Selezione della critica d'arte contemporanea; da ottobre 2016 collabora con ArtVerona nell’ambito del programma di visite guidate. Nel novembre 2016 fonda l’Associazione Culturale Urbs Picta, attiva nella promozione e organizzazione di eventi culturali al fine di favorire la conoscenza e la fruizione consapevole dell’arte contemporanea. Collabora con musei, gallerie, enti e manifestazioni per progetti di ricerca e di curatela.

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