È il caso di ripassare il concetto di astrattismo, onirismo e surrealismo prima di entrare nel mondo di Crystal Crunch. Mostri dai super poteri, deliri di numeri, figure dalla calma inquietante. Questi i “caratteri” di una storia collettiva avveniristica.
Colpiscono immediatamente le immagini videogioco della filmmaker canadese Amy Lockhart, già vincitrice di diversi premi di animazione, tra cui The devil lives in Hollywood, trip delirante di un Superman sulla sedia a rotelle. Il secondo video è un gioco assolutamente surrealista immerso in un universo che si scompone creandone altri, popolato da mostruosi bambolotti, animati da una perversa energia. Un gigantesco scatolone di cartone ospita invece i lavori di Matt Leines e Michael Williams. La scatola permette l’ingresso in un altro stato, lontano dalla realtà. È il viaggio dei piccoli gnomi senza corpo di Leines che galleggiano nello spazio provocando esplosioni multicolori sulla terra. Soggetti divinatori circondati da una nuvola allucinatoria fissano lo spettatore con occhi mistici, quasi a volerci trasportare con loro. Williams invece resiste alla più classica pittura realizzando quadri con ambientazioni tra passato, presente e futuro.
L’infinita composizione di domino è firmata da Xylor Jane, disegnatore che ricalca la tradizione cinese del gioco da tavola innescando però una delirante sovrapposizione di numeri.
Poi arriva il botto. È Big Break, l’installazione di Misaki Kawai, artista giapponese in mostra accanto alla collettiva Crystal Crunch. Ma la sua opera non stona, anzi. Il suo super eroe che sfonda il muro in cartone, facendolo in mille pezzi e creando un buco, non fa che tenere alto l’aspetto ludico dell’insieme. Kawai è un abile creatore di disegni e installazioni che trovano la loro origine nella vicina cultura pop del giocattolo e del cartone animato giapponese.
È una collettiva dall’atmosfera giovanile e spiritosa, caratteri che da sempre accompagnano il gusto della galleria Perugi. Partecipano alla kermesse anche: Brian Belott, Yuichi YokoYama, Joe Bradley, James Franklin, Jason Holley e Eddy Martinez.
roberta bernasconi
mostra visitata il 5 febbraio 2007
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Anche se non ho apprezzato TUTTE le opere esposte, riconosco che alla fine la galleria Perugi si dimostra come sempre la più attenta a questo tipo di espressioni. Un complimento all'organizzazione inpeccabile e all' azzeccata -seppur breve- recensione di Exibart.