Categorie: venezia

fino al 26.IX.2009 | Frédéric Léglise | Bassano (vi), Dieda Artbug

di - 23 Settembre 2009
La presenza femminile nei lavori di Frédéric Léglise (Nantes, 1972) è una dolce ossessione: sono solo le donne, ciascuna con il proprio nome, a essere i soggetti delle sue tele. È come se la varietà del mondo fosse riconducibile a un unico carattere, comprimibile su un unico registro.
Ma non è tanto la complessità a esser indagata, quanto piuttosto l’essenza muliebre in una situazione particolarissima: lo studio dell’artista. Léglise infatti organizza delle sessioni nel proprio luogo di lavoro con amiche o modelle, con le quali intesse una relazione di natura inevitabilmente visiva: lui le fotografa mentre bevono una tazza di caffè, una birra, o fumano una sigaretta, e progressivamente quel senso di pudore, che può a volte far trattenere per sé la propria intimità, se ne va.
Il soggetto non si sente sotto l’occhio della fotocamera e dell’osservatore, o quanto meno non avverte la situazione come una costrizione, mentre prende forma un gioco sottilissimo in cui spontaneità ed esibizionismo collimano. Diventa assolutamente naturale spogliarsi e chiacchierare amabilmente distese su divano, ma anche ubriacarsi o scambiarsi teneri baci. Solo successivamente – e dopo esser stato il regista che sa nascondersi – l’artista dipinge, in solitudine, le sue tele.

Continuo a chiedermi se dipingo il nudo per guardare le ragazze o se le porto nel mio atelier per poter dipingere”, racconta l’artista. La pittura diventa così elemento conclusivo di un rito, una sorta di epifania di un processo che rende concreta una relazione che ha già preso forma altrove.
Hanno la pelle rosa le sue donne, dipinte contro uno sfondo candido con pochi elementi ambientali, al massimo qualche suppellettile (una tazza, un vaso di fiori, una birra, un tavolo o un divano), e il chiaroscuro è appena accennato. Benché perfettamente riconoscibili, i lineamenti del volto sono sintetici e delicati, e ricordano il lavoro della coppia Muntean & Rosenblum e di Billy Sullivan, ma c’è un atteggiamento di vicinanza al soggetto molto più marcato. C’è un’attrazione erotica appena accennata, un affetto sensuale e una compiaciuta volontà d’inserirsi nelle pieghe e nelle carne di quelle donne, seppure silenziosamente, e quasi in maniera subliminale.

Léglise costruisce il suo lavoro sulla necessità di essere voyeur e sulla volontà di rendere l’osservatore stesso un uomo che guarda dal buco della serratura, ma serenamente. Anaïs, Natalia, Lola o Sophie sono così i non semplici titoli ma le donne che è bello guardare, senza imbarazzi, senza sensi di colpe. Fluide, cangianti ed eteree come la sua pittura.

link correlati
Léglise racconta la sua pittura

daniele capra
mostra visitata il 12 luglio 2009


dal 30 maggio al 26 settembre 2009
Frédéric Léglise
a cura di Viana Conti e Jill Gasparina
Galleria Dieda Artbug
Via Roma, 98 – 36061 Bassano del Grappa (VI)
Orario: da mercoledì a domenica ore 16.30-19.30 o su appuntamento
Ingresso libero
Catalogo a cura di Giannantonio Morghen
Info: tel./fax +39 0424529531; mob. +39 3400622880; artbugdieda@alice.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Storia e immaginario delle ferrovie d’Italia, raccontati in una mostra a Roma

Al Vittoriano di Roma, una mostra celebra i 120 anni di attività delle Ferrovie di Stato: in esposizione, opere che…

7 Dicembre 2025 10:30
  • Fotografia

Other Identity #182, altre forme di identità culturali e pubbliche: John Noi

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

7 Dicembre 2025 9:30
  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30