Categorie: venezia

fino al 27.XI.2003 | Nana Onishi – Natura morta | Verona, Arte e Ricambi

di - 22 Ottobre 2003

Tre colonne bianche. Ritmicamente scandiscono l’ingresso della galleria. Al loro interno si adagia un tappeto di rose rosse recise. Come a delimitare l’iconostasi sta, al di là di esse, un velario di candida garza, che nasconde parzialmente una sorta d’altare. In realtà un sedile di pietra sorretto da piedi zoomorfi, che sorregge una composizione di fiori, melograni e un taglio di speck infilzato da un coltello da cucina.
Sulla parete di fondo la foto di un ovale di rose circondato da un salsiccione, ritratto della composizione dal vero che se ne sta, adagiata su un cuscino scarlatto, nella stanza attigua.
La prima personale italiana di Nana Onishi è un percorso liturgico: l’attraversamento della navata di un tempio, l’altare con l’immagine sacra, infine il sancta sanctorum dove si conserva la reliquia.
Carne macellata e fiori recisi: attraverso sensazioni visive, tattili ed olfattive è descritta la morte come improcrastinabile disfacimento imminente, ultimo anelito della vita organica, già privata della linfa che l’alimenta.
Ma siccome l’arte non è mai assolutista, creazione aperta ad interpretazioni diverse, tutto l’immaginario di Nana si snoda unendo, alla paziente e delicata pratica delle composizioni dei fiori recisi, di matrice orientale, la mise en scène della cultura consumistica, del fast food americano. E non va trascurata neppure una suggestiva reinterpretazione del genere della natura morta, che attinge ad di elementi allegorici di memoria squisitamente classica. Insomma un progetto aperto a molte letture che si fondono e confondono in un’unica, sintetica rappresentazione estetica, consapevole di una teatralità silenziosa e riflessiva.
L’interrogativo che rimane è capire quale sìa la vera collocazione di quest’artista. Innegabilmente predisposta a lavorare sullo spazio, abile nel costruire suggestivi percorsi simbolici, Nana Onishi mostra i suoi limiti quando pretende da se stessa di convogliare il suo articolato immaginario nell’oggetto che le consenta, evidentemente, di rendere la sua opera commerciale. Il risultato non è convincente: le sue stampe fotografiche su alluminio appaiono inevitabilmente decontestualizzate, debole parvenza del suggestivo impianto originario.
Ci sono legittime ragioni che giustificano tutto ciò e non è il caso qui di impelagarsi in un’analisi che dìa delle risposte al dubbio atavico: è giusto che l’arte trovi obbligatoriamente delle soluzioni commerciali, nel rispetto del trend che vuole le gallerie impegnate a chiedere agli artisti di confrontarsi giustamente con lo spazio che li ospita? Di certo rimane la constatazione che Nana Onishi, da questo ostacolo, esce ridimensionata oltre i suoi meriti creativi.

articoli correlati
L’ultima mostra ad Arte e Ricambi: Blair Thurman

alfredo sigolo
mostra visitata il 27 settembre 2003


Nana Onishi – Natura morta
Dal 27.IX.2003 al 26.XI.2003
Verona, Arte e Ricambi, via a. cesari 10
orario di visita: 17.30-20.00; domenica e lunedì su appuntamento
per informazioni: tel/fax 045 8403684; cell. 347 1422931; e-mail artericambi@yahoo.it; web www.artericambi.org
catalogo in galleria; progetto a cura di Francesco Pandian, testi di Andrea Bruciati e Shelly Eversley


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Le anamorfosi materiche di Dorota Gawęda & Eglė Kulbokaitė, a Brescia

Alla The Address Gallery fino al 24 gennaio 2026, la mostra “Incommunicability is itself a source of pleasures” propone evanescenti…

9 Dicembre 2025 3:22
  • Mostre

Vienna riscopre Michaelina Wautier, artista innovatrice e misteriosa

Il Kunsthistorisches Museum di Vienna ospita fino al 22 febbraio 2026 la più grande mostra mai dedicata alla pittrice fiamminga,…

8 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio ad Anna Toscano, morta la scrittrice che amava Venezia

È morta Anna Toscano. A darne l’annuncio è stato il marito, il poeta Gianni Montieri, con un post sui social:…

8 Dicembre 2025 16:25
  • Mercato

Alla fine della fiera, le vendite di Art Basel Miami Beach 2025 rassicurano il mercato

I cani umanoidi di Beeple, un Warhol da $ 18 milioni: ecco che cosa hanno acquistato i collezionisti di tutto…

8 Dicembre 2025 16:14
  • Mostre

Uklański fa ballare Canova: a Torino la Pinacoteca Agnelli diventa un dancefloor

Piotr Uklański. Faux Amis è il nuovo capitolo di Beyond the Collection, in corso fino al 6 aprile 2026, il…

8 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

Luca Gioacchino Di Bernardo, il segno che scompone lo zeitgeist e lo ricompone

Nelle opere di Luca Gioacchino Di Bernardo, mito, storia e percezione vengono smontati e ricomposti attraverso un segno meticoloso e…

8 Dicembre 2025 13:20