Autrice di cortometraggi, video e documentari, Maria Arena collabora dal 1998 con il gruppo musicale The Dining Rooms, per cui ha firmato una serie di videoclip, oltre a progetti visivi da accompagnare alle loro atmosfere sonore mixate live; con il gruppo teatrale Moto Mimetico ha presentato lo spettacolo The Miracle alla X Edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.
Noir è nato come supporto visuale per una serie di appuntamenti firmati da Stefano Ghittoni dei The Dining Rooms, presentati con cadenza mensile al Tunnel di Milano a partire da ottobre e che continueranno fino a febbraio. Il progetto parte da una linea guida tematica (i quattro elementi naturali, uno per serata), su cui Maria Arena ha realizzato un montaggio di repertorio, utilizzando scene di film che contenessero esplicitamente l’elemento eletto ad “argomento” della serata o che lo richiamassero anche solo allusivamente: un’esperienza nuova per l’artista, che in precedenza aveva lavorato principalmente (anche se non esclusivamente) su materiale girato personalmente. Il montato effettivo di dieci minuti circa, costituito dai “frammenti” di una quarantina di film, viene proiettato in loop con diverse variazioni cromatiche per un totale di un’ora e poi ripetuto: il percorso visuale propone al pubblico (che ne può fruire a diversi livelli: come semplice complemento alla musica o come suggestione per ulteriori associazioni) una sorta di “museo immaginario” privo di narratività , dove citazioni ricercate e film più noti fluiscono sulla scia della personale e istintiva memoria cinematografica dell’autrice.
Il tema della memoria e la rielaborazione di frammenti visivi in una disposizione non narrativa sono già presenti in progetti precedenti, come Film o il video Sei tu, realizzato per l’album Numero Deux dei The Dining Rooms alternando vecchie immagini in Super8 (uno dei mezzi prediletti della videomaker) a riprese attuali.
Le prime due serate Noir hanno avuto come temi l’Acqua (ottobre) e il Fuoco (novembre), la cui falsariga ha determinato idealmente anche il ritmo del montaggio: mentre quello di Acqua è caratterizzato da un ritmo più lento e disteso (…fluido, a detta dell’autrice stessa!), in cui le scene si sviluppano anche per diversi
secondi, quello di Fuoco si presenta più serrato e veloce, fatto di brevi spezzoni. Il progetto prevede la realizzazione di altre due video per le serate Noir di dicembre (dove l’elemento-tema sarà l’Aria) e
gennaio (Terra), oltre ad una serata dedicata ai quattro elementi prevista per febbraio e ad ulteriori sviluppi (per ora solo in fase progettuale) di questi materiali come unica installazione, in cui i quattro
elementi si incontrino in un unico ambiente.
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'sta roba dei quattro elementi è davvero una figata. ma che cacchio ma tutto a Milano sta?
Ragazzi, vi piace questo?
"Non esiste per l'uomo possibilità di ricominciare senza valersi dell'esperienza raggiunta al momento stesso in cui ricomincia. Vi è perlomeno un progresso tecnico dal quale non possiamo mai prescindere. Anche le conquiste della decadenza sono conquiste. Sono acquisite senza rimedio, e sono da scontare fino in fondo, con la fine ch'esse rappresentano, in ogni principio".
Elio Vittorini, Maggio 1946, "Il Politecnico" n. 29
Molto bello e profondo, non è vero?