Le definizioni vanno strette ai Tool: la loro musica, frettolosamente bollata come “Metal”, sfugge in realtà ad ogni etichetta, così come il “compendio immaginifico” dei loro clip, sperimentale, visionario e “carnale”, che segna un percorso parallelo alla musica.
I am just a worthless liar. Il video che ha fatto conoscere i Tool, Sober, porta la firma di Fred Stuhr, già autore di Three Little Pigs per i Green Jelly; al progetto collabora anche Adam Jones, chitarrista della band, special-effectsdesigner e regista di tutti i video successivi. Per Sober, Stuhr crea un pupazzo completo di articolazioni, con la testa formata da un blocco fisso disegnato in modo da dare l’impressione di muoversi con il variare dell’illuminazione. Il video, realizzato in stop-motion (tecnica utilizzata
anche per il claustrofobico e drammatico Prison Sex), è ambientato in un luogo indefinito e tetro, dall’atmosfera opprimente, che diventa caratteristica costante dei video seguenti, assieme alla narratività molto labile ed alla corporalità distorta e mostruosa dei protagonisti, spesso ibridata con parti o movenze meccaniche. La collaborazione tra i Tool e Fred Stuhr si è già conclusa da tempo, quando, nel 1997, Fred muore in un incidente automobilistico.
Finding beauty in the dissonance. E’ il solo Adam, dunque, a realizzare Stinkfist: una fotografia sempre più curata, riprese con attori, brevi scene in stop-motion e in computer graphics contribuiscono a creare un universo figurativo allucinatorio e personalissimo in cui sembrano affiorare suggestioni da Cronenbergh (la deformazione del corpo, i particolari anatomici, le liaisons con le macchine), Linch (le atmosfere, ancora i corpi), Tsukamoto (il regista di Tetsuo) e H. R. Giger, con sviluppi fondamentali per i video che seguono. Ænima e Schism, infatti, elaborano le esperienze precedenti e continuano lungo la linea dell’ “impasto visivo”, in cui le diverse tecniche si compenetrano in un flusso di immagini disturbanti, caratterizzate dalla fotografia surreale e prive di vincoli narrativi, pur mantenendo vaghi legami “visuali” con i testi delle canzoni. I know the pieces fit. Lungi dall’essere solo “merce” per i canali musicali, i video, accompagnati da spezzoni extra creati ad hoc, vengono mixati e proiettati anche durante i concerti, a sottolinearne l’importanza all’interno del percorso creativo della band, fatto di innovazione e provocazione.
guarda i video
Directed by Adam Jones
SCHISM (2001),ÆNEMA
(Uncensored version, 2000), ÆNEMA (1997), STINKFIST (1996), PRISONSEX
(1994)
Directed by Fred Stuhr SOBER (1993)
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In Love With A Girl. Michel Gondry per I White Stripes.
link correlati:
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Tool: expect the unexpected
Tool: semi-official website
Su Fred Stuhr
Monica Ponzini
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