Categorie: visualia

videorassegna | Videominuto Pop Tv | Prato, Centro Pecci

di - 2 Ottobre 2002

Per un essere umano cominciano i problemi legati all’adolescenza, per un cane la vecchiaia… Auguro a Videominuto i problemi di crescita (non la sorte del cane!), i dubbi, le ribellioni, di modo che riesca ad emanciparsi anche dagli ”infantilismi” dell’età.
Questa decima edizione è stata presentata in contemporanea al Festival Enzimi di Roma (sabato 14 settembre) e al Napoli Film Festival, il 17 settembre 2002. Dunque una crescita, almeno del numero degli occhi, c’è stata, come confermava la simpatica installazione video della serata al Pecci, dove occhi sintetici riprodotti nei vari schermi, monitor e proiezioni, confermavano l’appuntamento altamente voyeuristico, ben inseriti da Bruno Spinazzola di SurProduction che ha provveduto anche alle “incorniciature” video tra i minuti creativi in competizione.
Domande: quanto Eros può vivere in un minuto? Quale bomba creativa non rischia di implodere o esplodere oltremisura? Quale onanista riesce ad arrivare all’amplesso in soli 60 secondi…? Eppure, possono diventare anche lunghissimi quei pochi battiti di ciglia. Quei frammenti di tempo sono capaci di condurre gli autori a voler sbalordire a tutti i costi, ad ammiccare ad un Pop popolare e meno antropologico-critico; si può cadere nella battuta facile!
L’idea è comunque stimolante e dobbiamo ringraziare Carlo Isola, il Cantore profetico di questo successo finanche di pubblico; è stato lui l’inventore di Videominuto.
L’occasione è quella di riunire spettatori meravigliosamente meticci, ibridati nei desideri estetici e filosofici, nelle differenti aspettative sull’idea Arte e tuttavia curiosi, pronti a scoprire un nuovo modo di concepire un Minuto.
Arriviamo ai vincitori: Duccio Agresti ha vinto il primo premio con Articolo1 una simpatica satira sull’articolo della Costituzione italiana che prevede il lavoro e che con Berlusconi, presente nel cartellone finale ha subìto dei mutamenti verso il non sense. Altri vincitori sono stati: Antonio Fasolo con Radio-grafia di un incontro; Agnese Trocchi con Scopri il tuo futuro; Tatiana con Aaarrrggghhh!!!; Leonardo Settimelli con Eccie, quest’ultimo l’ho trovato particolarmente riuscito anche per la scelta di fare un cartone animato, con bei disegni e un buon ritmo incalzante dal sapore rossiniano (per il crescendo nefasto-grottesco).

La critica che faccio un po’ a tutte le opere presentate – ma forse più alle giurie succedutesi negli anni che agli autori dei video – è quella di aver (involontariamente?) incoraggiato la “morale” forzata. Le opere in concorso (forse perché dovevano concorrere?) non sospendevano abbastanza i “sensi”, i giudizi, le spiegazioni o addirittura giustificazioni al video. Non che ci debba fare l’art pour l’art… ma, a mio avviso, si è insinuato un tarlo che trasforma il Pop TV in una trappola che rischia di non far crescere quanto potrebbe Videominuto.
Altri erano i linguaggi utilizzati che ho potuto osservare nei video fuori concorso. Dopo la Kermesse e la premiazione, mentre il pubblico si rilassava e molti (purtroppo) se ne andavano, gli artisti fuori concorso, anche dall’Europa, donavano allo sguardo degli “Spettatori Kamikaze ” il loro Minuto. I minuti passati erano tutti coltivati a dovere, a volte si ravvisava la disponibilità dei mezzi e non solo la padronanza, ma soprattutto era assente l’ansia di meravigliare, pur meravigliando. Peccato che ormai eravamo tutti stanchi di minuti concentrati in secondi che volevano essere tutti guardati. Erano più che dimezzati gli occhi sopravvissuti che si sfracellavano sui monitor per carpire le opere fuori competizione. Malgrado anche la mia attenzione si fosse ridotta, segnalo il gruppo Kinkaleri che ha rappresentato, o innescato, degli svenimenti a catena di uomini e donne, ben celebrando così il trascorrere incessante del breve video.

lorenzo pizzanelli

[exibart]

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