Dopo il successo della retrospettiva su Cezanne che ha attirato a Vienna milioni di visitatori, il Kunstforum Bank Austria riapre i battenti in autunno con una grandiosa esposizione dedicata ad un altro dei grandi maestri del secolo scorso: Pablo Picasso. Le 103 opere in mostra nella capitale austriaca, una quarantina di disegni, il resto dipinti, arrivano tutte dalla collezione privata di uno dei nipoti di Pablo, Bernard. Buona parte di esse non sono mai state accessibili al grande pubblico ed è la prima volta in assoluto che possono essere ammirate tutte insieme e in questa completezza. Pablo Picasso non volle fino alla morte separarsi da molti dei suoi lavori e solo ora, a quasi trent’anni dalla sua scomparsa, è possibile vederne una selezione: probabilmente altri ancora sono custoditi gelosamente dal nipote del maestro spagnolo (che ha ereditato circa un quinto dei “beni” del nonno) e si dovrà ancora attendere chissà quanto prima di poterli apprezzare. Intanto anche i palati piú raffinanti si devono accontentare, si fa per dire, con l’allestimento viennese. La scelta delle opere è stata curata personalmente da Bernard, che si è preoccupato anche di presentare di persona nella capitale austriaca il prezioso lascito. Si tratta esclusivamente di ritratti e figure, i generi preferiti da Picasso, che non solo danno una splendida panoramica dell’intera opera dell’autore nelle sue diverse fasi, ma, come ha sottolineato la curatrice della mostra Evelyn Benesch, offrono ai visitatori uno stralcio della migliore arte del 20esimo secolo. Il quadro più vecchio è datato 1899 (“Ritratto di Jaime Abartes”), quello più recente è del 1972 (“Due teste”). Dalle prime mosse influenzate dal simbolismo si passa al “periodo blu”. I differenti momenti del cubismo si possono ammirare in una serie di disegni datati 1910-1916 per la prima volta in mostra nelle sale del Kunstforum. Rappresentazioni della prima moglie, la ballerina russa Olga Koklova, del figlio Paulo (padre di Bernard) esemplificano invece in maniera straordinaria la fase classica degli anni Venti. La maggior parte dei quadri appartiene peró al periodo successivo al 1930: i soggetti piú frequenti sono le varie amanti del passionale Picasso (Da Maria Therese Walter a Dora Maar, da Francoise Gilot a Jaqueline Roque, sua seconda moglie), ma anche, cosa che ricorre spesso nella fase piú avanzata della carriera dell’artista scomparso nel 1973, l’autore stesso. Il tema dell’autoritratto, dell’artista pittore e modello allo stesso tempo, diventa proprio uno dei preferiti del tardo Picasso. L‘esposizione di Vienna è accompagnata da un catalogo (ATS 390, 260 pagine, Minerva Edizioni), realizzato in collaborazione con la Kunsthalle di Tubinga, in Germania, dove la mostra si trasferirà da febbraio a maggio del prossimo anno.
Stefano Grazioli
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Bhe non ci posso credere, vi siete decisi a prendere in considerazione la grande capitale austriaca...!
questa sarà la nostra prossima mostra con alloggio gratuito incluso,l'unico "inconveniente " è che dovremo cucinare spaghetti ad un'austriaca pazza! fatti sentire ciao beppe!
davvero non c'è male...posso vedermi Vienna, la mostra di Picasso e finalmente quella di Klimt....se vi pare poco....
dove posso trovare, su un sito internet, quel quadro di picasso dove c'è un ritratto di un uomo con la camicia bianca, la cravatta rossa e uno sfondo giallo? rispondetemi qui grazie milllllle