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fino al 10.I.2012 | 54° Biennale di Venezia. Padiglione Italia. Regione Campania | Pontecagnano Faiano, Ex Tabacchificio Centola

di - 6 Ottobre 2011
Per tentare, in maniera arrischiata, un’interpretazione critica originale di quanto avvenuto all’interno del Padiglione della Regione Campania per la 54° Biennale di Venezia, bisogna gettare lo sguardo al passato tenendo ben in mente il titolo scelto da Vittorio Sgarbi, curatore della rassegna, per le esposizioni regionali: “Lo stato dell’arte”. Quando nel 1926 Margherita Sarfatti apriva a Milano la prima esposizione del Novecento, con l’intento di mostrare le espressioni del “genio italico” succedutesi nel primo quarto del secolo, comparivano in mostra più di centoventi artisti. E pure un recensore d’eccezione, Mussolini, sottolineò in sede inaugurale che si trattava di “una mostra qualitativa, non quantitativa…[che] non poteva essere aperta a tutti, e nemmeno a molti”. Inutile precisare il valore grottesco dell’affermazione, dicendo che ben pochi nomi si sono salvati dalla ghigliottina della storia. Mi si perdoni il salto cronologico, credo però opportuno ad esemplificare un possibile esito storico-critico. Ed allora eccoci all’attualità, il titolo programmatico “Lo stato dell’arte” della Biennale illustra in modo esplicito il tentativo di rendere visibili il maggior numero di esperienze artistiche dell’Italia odierna. Ma con quale metodologia critica? Qualità o quantità? Come abbiamo visto, quando è prevalso il criterio quantitativo i risultati sono stati fallimentari. Sgarbi ha avallato il valore “panoramico” di questa rassegna, ed ha avuto la forza, gli va riconosciuto, di sottrarla alle logiche di mercato ed ai poteri forti delle gallerie, ma ad esso non si è accompagnato un attento giudizio critico, una ragionata selezione qualitativa.

Emerge una specie di Salon des Refusés, con la sua “Déjeuner sur l’herbe” di provincia, con molti artisti spesso esclusi dai circuiti “ufficiali”, ma non per questo meritevoli. Quasi cento partecipanti per il solo Padiglione campano, forse sono troppi, soprattutto se non supportati dalle qualità richieste ad un’artista per partecipare ad un evento prestigioso come la Biennale. Si rischia un risultato puramente statistico, con un catalogo che sarà l’equivalente delle “pagine gialle” dell’arte in Italia. Analizzare o anche solo citare tutti gli artisti presenti comporta, per dirla alla Umberto Eco, una sorta di “vertigine della lista”, a cui mi sottraggo indicando alcuni tra i “brani” più interessanti. Innanzitutto il minimalismo poetico di Umberto Manzo (1960) che nasce da un ordinato accumulo di pezzi di carta: strato dopo strato si formano sagome come ricordi. Poi il “Nero di Marte 44/1” di Pietro Lista (1941), vellutato come certe opere di Clifford Still (1904-1980), a conferma di uno straordinario talento pittorico, ma non sempre supportato dalla dovuta ispirazione. La ricerca poetico-visiva di Stelio Maria Martini (1931) trova esito in una raffinata strategia percettiva di  divisione dell’unità visiva tra immagine del pensiero e immagine della realtà. Invece Luciano Romano, in una sequenza cine-fotografica, “blocca in movimento” la staticità delle sculture dello Stadio dei Marmi di Roma. L’opera di Arturo Pagano (1958) “NG12” radicalizza la sua ricerca di equilibrio fondata sulla scansione geometrica degli spazi ed i colori puri e, con l’inserimento delle superfici nere specchianti, la sottrae dal “limite” bidimensionale dell’astrattismo analitico.

Gli arazzi di Franceso Impellizzeri (1958) ci offrono delle icone pop di sottile ironia giocosa, anche se non si comprende bene la presenza “geografica” dell’artista, non il solo, all’interno del Padiglione campano. Misteri della Biennale! Per concludere, l’enigmatica scultura di Luigi Vollaro (1949), sensuale “Metamorfosi” materica, ed il tentativo sperimentale di dilatazione dell’immagine fotografica di Piero Chiariello (1972). Per tutti gli altri basterà guardare le “pagine gialle”.
massimo maiorino
mostra visitata il 28 settembre 2011

fino al 10.I.2012
54° BIENNALE DI VENEZIA
PADIGLIONE ITALIA
“Lo stato dell’arte” – Campania
a cura di Vittorio Sgarbi
Sede Complesso Ex Tabacchificio Centola
Via Budetti
84098 Pontecagnano Faiano (Sa)

Orario apertura
Tutti i giorni
Matt: dalle ore 9.30 alle 12.30
Pom. Dalle ore 16.30 alle 20.00

Info: +39 348 5860586
Ufficio Stampa
Arthemisia Group
press@arthemisia.it

[exibart]

Visualizza commenti

  • La Biennale di Venezia a Pontecagnano.
    Solo tre Artisti: Umberto Manzo,
    Angelo Casciello, Vincenzo Rusciano

  • AMICO MIO, NOSTRO E LORO QUESTA E' LA VERITA':
    Valerio Acampora
    Lucio Afeltra
    Riccardo Ajossa
    Roberto Amoroso
    Franco Anfuso
    Sabato Angiero
    Vittorio Avella
    Vincenzo Balzano
    Antonio Barbagallo
    Paolo Bini
    Raffalele Boemio
    AnnaMaria Bova
    Cosimo Budetta
    Luciano Campitelli
    Mario Carotenuto
    Maurizio Carriero
    Angelo Casciello
    Giovanni Cavaliere
    Piero Chiariello
    Diego Cibelli
    Alessandro Cimmino
    Mary Cinque
    Giuseppe Coppola
    Chiara Corvino
    Pierpaolo Costabile
    Laura Cristinzio
    Procolo D'Ausilio
    Giovanni D’Onofrio
    Giovanni De Angelis
    Emmanuele De Ruvo
    Giuseppe Di Muro
    Carmine Di Ruggero
    Fabio Donato
    Maurizio Elettrico
    Pino Falcone
    Luciano Ferrara
    Giovanni Ferrenti
    Franco Fienga
    Anna Fusco
    Vincenzo Gaetaniello
    Andrea Gallo
    Luciano Gargiulo
    Giancappetti
    Francesco Impellizzeri
    Giuseppe Antonello Leone
    Pietro Lista
    Federico Lombardo
    Guglielmo Longobardo
    Mario Maffei
    Mafonso
    Pietro Maietta
    Teresa Mangiacapra
    Alfonso Mangone
    Umberto Manzo
    Ugo Marano
    Stelio Maria Martini
    Rosaria Matarese
    Elio Mazzella
    Luigi Mazzella
    Giorgio Milano
    Moio&Sivelli
    Piero Mottola
    Raffaella Nappo
    Tommaso Ottieri
    Arturo Pagano
    Luigi Pagano
    Rosa Panaro
    Eliana Petrizzi
    Carmine Piro
    Giuseppe Pirozzi
    Felix Policastro
    Virginio Quarta
    Sergio Riccio
    Angelomichele Risi
    Nicola Rivelli
    Luciano Romano
    Vincenzo Rusciano
    Mimma Russo
    Stefania Sabatino
    Antonio Sannino
    Gennaro Sardella
    Milena Sgambato
    Paolo Signorino
    Beatrice Squeglia
    Ernesto Terlizzi
    Amedeo Ternullo
    Giovanni Tesauro
    Sergio Vecchio
    Veronica Vecchione
    Luigi Vollaro
    Natalino Zullo

    PIACCIA O NON PIACCIA SONO STATI RICONOSCIUTI. LA BIENNALE E' UN RICONOSCIMENTO ALLA RICERCA E NON UN CONCORSO "TRANSITORIO" DI BELLEZZA.
    OLTRE AI SOLITI (CHI SA' PERCHE') NOTI IN ITALIA CON QUESTA DEFLAGRANTE EDIZIONE E' STATA FATTA GIUSTIZIA RICONOSCENDO 1000 E PIU' ARTISTI. CHI HA RINUNCIATO O PEGGIO ANCORA HA "DECLINATO" L'INVITO DEVE SOLO STARE ZITTO E ROSICARE IN QUANTO CHI E' ARTISTA VERO RISPONDE SEMPRE INDIPENDENTEMENTE DAL "LUOGO" E/COMPAGNIA. ALLA FINE CHI PARLA E' L'OPERA E GLI ANNI DI RICERCA CHE VI SONO DIETRO. "EROES" ECCO COME DOVREBBERO ESSERE CONSIDERATI I 1000 E PIU' ARTISTI DELLA 54° BIENNALE DI VENEZIA A DIFFERENZA DI TANTI CODARDI CHE NON SENTENDOSI,EVENTUALMENTE, PROTETTI HANNO SOLO SAPUTO DEFILARSI.

  • Ho visto con molta attenzione la biennale di Pontecagnano e mi sembrava di stare a DOCUNENTA.Veramente un buon lavoro.Gli Artisti? MAFONSO, CASCIELLO ,UGO MARANO,e tanti giovani, che, nulla hanno da invidiare a quelli che ho visto a Basilea nel giugno scorso. Penso proprio che molti di essi entreranno nella mia collezione ed in quella di amici. Un augurio alla Campania.

  • Ma Giustina Piccolo esiste come esiste Pasqualina vappalù?
    La vogliamo finire? ho cercato di capire chi essa fosse ma l'unico riferimento sul web è questo commento su exibart!
    Abbiate almeno il coraggio di mettere i vostri veri nomi. Per quanto riguarda me quando nelle risposte a coloro che si son firmati con i loro attendibili nomi, c'è la mia vera identità.
    Pasqualina

  • Il mio vero nome e cognome è Giustina Piccolo e sono una pittrice, anche molto brava

  • Su internet ho trovato Pasqualina Piccolo, però non ho trovato Pasqualina Vappalù.

  • salve a tutti

    sono uno degli artisti di periferia partecipanti allo stato dell'arte campania.
    con l'installazione: OASI AL TEMPO DEL DOMINIO.
    vi linko la foto
    http://www.premioceleste.it/opera/ido:102616/

    mi rendo conto di non essere un grande artista, anche perchè, non esistono grandi artisti, ma solo artisti ben pubblicizzati e altri mal pubblicizzati. certo ci sono ricerche e poetiche espresse meglio rispetto ad altre, ma spesso questo resta alle opinioni personali, giuste o sbagliate che siano.

    il marcio è in ognuno di noi, e lo sapete bene, esattamente come in ognuno di noi sono presenti tanti aspetti positivi, e anche questo dovreste saperlo bene.la contraddizione è parte di noi tutti, nessuno escluso.

    inoltre vi invito a documentarvi in rete, riguardo un movimento culturale globale chiamato ZEITGEIST e se avete possibilità, di approfondire la ricerca dulle diverse tematiche contenute.

    be happy :)

    pierpaolo costabile

  • salve pierpaolo, salve a tutti... ogni artista presente all'ex tabacchificio ha sicuramente una sua storia, più o meno lunga, degna del rispetto di ognuno. quelli che dicono "gli artisti presenti sono solo tre o quattro" offrono senz'altro una loro opinione (ognuno avrà la sua), degna del rispetto di tutti. ciò non vuol dire che sono depositari della verità assoluta.
    Per esempio io ho apprezzato molto il lavoro di Sabato Angiero, che trovo di altissimo livello, ma veramente altissimo. Rimane una mia opinione. Ma valida quanto quella del più famoso critico.
    Se qualcuno sostiene che la sua opinione vale più della tua, non capisce nulla.

  • Segnalazione.
    Chi visiterà, in questi ultimi giorni d’apertura, l’esposizione del Padiglione Regionale – Villa Contarini – Piazzola sul Brenta , troverà la mia opera “ :( :) “ modificata.

    Il quadro applicato a parete tramite nastro adesivo è sì un dipinto “figurativo”, ma rappresenta un personaggio d’invenzione, una delle figure che popolano il mio immaginario.
    Si tratta di un lavoro in divenire.

    A fine mostra ho aggiunto all’installazione un disegno in cui si vede il ragazzino dalla folta capigliatura e dalla maglietta rossa (che contiene un grande smile), allontanarsi di spalle, andarsene solo per una calle di Venezia.

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