Con La montagna ricreata si conclude il ciclo Da cima a fondo, avviato nell’autunno 2002 e coordinato da Antonella Crippa: un progetto in cinque mostre volto a fornire un panorama della percezione della montagna nell’arte contemporanea.
Molti gli approcci che ne sono scaturiti: l’ironia di Wim Delvoye, l’onirismo di Thomas Flechtner, il grottesco di Peter Land, il minimalismo di Sol LeWitt e, fra i progetti realizzati ad hoc, l’inchiesta di Armin Linke, l’astrazione di Martino Coppes e il dislocamento di Massimo Poldelmengo.
Quest’ultima tappa si focalizza su realizzazione e produzione della montagna, anziché su raffigurazione e riproduzione: da qui il titolo della mostra. Lungo le sale della
In primo luogo ci si imbatte nella Montagne sur tapiserie rose (1958) di Enrico Baj (Milano 1924 – Varese 2003): il milanese delinea con dissacrante sensibilità la concezione della montagna, puntando sull’artificialità di un fondo à la Jean Dubuffet. Al piano superiore, tre opere: una fotografia di Zhang Huan (An Yang 1965) intitolata To Add One Meter to an Unknown Mountain (1995), a documentare il provocatorio progetto, già presentato alla Biennale di Venezia del 1999, di innalzare un monte con corpi sovrapposti e distesi. Dello svizzero Not Vital (Sent 1948) sono presenti due opere: Pneumatic Post (1987), presto rimossa a causa dei danneggiamenti dovuti al clima torrido, e il ritratto-scultura intitolato Pitzlat (2002).
Uno spazio successivo è interamente occupato dall’installazione di Paula Abalos (Buenos Aires 1975): Montaña (2003) è una
Al quarto piano il capolavoro della mostra: La montagna Sainte-Victoire (1995) di Giulio Paolini (Genova 1940) è composta di telai, cavalletti e tela bianca e riproduce con artificio e concettualismo la stereometrìa della montagna resa celebre dalla serie di Paul Cézanne.
Un breve plauso merita il programma espositivo valdostano, estremamente ricco e articolato: quante realtà di provincia avrebbero i mezzi per realizzare simili eventi e non lo fanno per una gestione azzardata delle proprie risorse, siano esse economiche o umane?
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