Lâultima lettura del Museo Archeologico Provinciale di Salerno per la rassegna Tempo Imperfetto, promossa dalla Fondazione Filiberto Menna e curata da Antonello Tolve e Stefania Zuliani, è stata affidata allâartista salernitano Ivano Troisi.
Il museo si trasforma in un laboratorio alchemico dove i quattro elementi fondamentali, terra, aria, acqua e fuoco, si rimescolano e si combinano per riattivare lâantico e dare luogo a nuove forme. La ricerca artistica di Troisi si avvale di un materiale prezioso : la carta, ottenuta attraverso un processo lento e cadenzato. Ritmo e gestualitĂ , infatti, caratterizzano la sua pratica artistica dove pensiero e azione si ripetono secondo una formula ben precisa che gli permette di conseguire un risultato straordinariamente puro.
Lâartista è autore di ogni fase della sua produzione, dalla creazione del telaio per ottenere il foglio, allâestrazione del pigmento per colorarlo e cosĂŹ, calcando i passi della storia piĂš antica di Salerno, tra la nascita della medicina moderna e le antiche leggende medievali, compie la sua alchimia  realizzando cinque opere che mettono in stretta relazione tempi e spazi lontani.
A mezzâaria, tra il primo e il secondo piano dellâedificio, due grandi fogli di carta cotone (Leggerezza della terra, 2014) Â recano i simboli alchemici di aria e terra, uno pressato e lâaltro disegnato col fango, immagini tautologiche che rimandano agli elementi essenziali di cui sono costituite. Sulle scale che conducono al piano superiore si incontra unâopera a parete (Ornamento, 2014) formata da cerchi concentrici, stampa a secco su carta impastata con terra, di diverse dimensioni che rinviano alle decorazioni dellâabito funerario femminile del periodo orientalizzante (VIII/VII sec. a.c.). Lâopera rivela unâapprofondita riflessione sulla ciclicitĂ della vita e sulla ripetitivitĂ del gesto artistico che crea e ricrea a partire dagli elementi primari.
Al secondo piano, richiamando un gioiello custodito al pian terreno, Troisi attiva un dialogo con lâesterno, intervenendo sulla finestra con un cavallo di grandi dimensioni (Trasparenze, 2014), sempre in carta cotone che, grazie ad una luce al neon, viene proiettato fuori dal museo. Eâ un lavoro che lancia un ponte non solo verso il tessuto urbano ed il presente ma anche verso luoghi a lui molto familiari come il museo e lâarea archeologica di Pontecagnano, dove ha prelevato le materie con cui ha realizzato lâintero progetto site-specific, un progetto evidentemente intimo, intriso di passione ed emotivitĂ .
Chiude il percorso della mostra un altro elemento sospeso, uno stendardo che ripropone su carta filigranata il segno della mandibola di un elefante, riferito ad un calco conservato nelle prime vetrine dellâesposizione permanente del museo, che esprime un meditato pensiero sullâincisivitĂ della storia, sui segni che lascia il tempo e sulla possibilitĂ di rinnovarli di continuo.
Le opere dâarte contemporanea come i processi alchemici posseggono un significato profondo nato dalla commistione di materia e pensiero e proprio come lâalchimia, lâarte non separa la dimensione materiale da quella simbolica e filosofica, condizione necessaria per la ricerca della âpietra filosofaleâ che si traduce nel superamento dei limiti della condizione umana.
Il progetto Tempo imperfetto si avvale del patrocinio del DISPAC â Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dellâUniversitĂ di Salerno e dellâAccademia di Belle Arti di Macerata. Sponsor tecnici: Associazione ArteXa e Fonderie culturali.
Ilaria Tamburro
mostra visitata il 15 ottobre
Dal 15 ottobre al 15 novembre 2014
Tempo Imperfetto. Sguardi presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno
Museo Archeologico Provinciale di Salerno
Via San Benedetto 28
84122 Salerno
Orari: MartedĂŹ â Domenica: 9.00 â 19.30
Info: T +39 089 231135