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Fino al 24.XI.2013 | Ritratto di Famiglia / Portrait de Famille | Museo Eso Peluzzi – Oratorio dei Disciplinanti | Lo Scrigno dell’Arte, Antico Borgo di Monchiero Alto (CN)

di - 9 Ottobre 2013
Il Borgo Antico di Monchiero Alto, nelle Langhe, ospita letteralmente un secolo di arte, presentando una riduzione italiana della mostra Portrait de Famille, allestita precedentemente a Parigi. L’esposizione collettiva, curata da Patrizia Bottallo, viaggia attraverso il Novecento, proponendo un confronto tra le opere di quattro artisti –  Eso Peluzzi, Scipione alias Gino Bonichi, Claudio e Benedetta Bonichi – accomunati da legami parentali e da imprescindibili scelte tematiche. La messa in discussione di modalità stilistiche della rappresentazione naturalistica, infatti, li avvicina formalmente sotto le più precise categorie estetiche delle maggiori correnti e delle esperienze avanguardistiche contemporanee.
Cauta e armoniosa, sempre in bilico tra malinconica evocazione e slancio represso: la pittura di Eso Peluzzi, esponente divisionista attivo tra il Piemonte e la Francia, si riappropria di un equilibrio tonale dopo essere transitata nella profonda esplorazione di stati d’animo e lievi incrinature percettive. Dai paesaggi ai ritratti, dalle nature morte alle figure di tradizione religiosa, una sapiente formulazione cromatica ci rende consapevoli dell’improvvisa meraviglia di fronte ad una scena drammaticamente costruita, teatralmente innestata sul presente e sulla memoria.

Nelle riproduzioni delle opere di Gino Bonichi, in arte Scipione, poeta e pittore della Scuola Romana prematuramente scomparso nel 1933, ritroviamo l’inconfondibile iconografia personale e lo stile fantastico e visionario, alimentato da suggestioni narrative e liriche d’ispirazione surrealista. Scapigliata ed emozionale, la pittura rintraccia le proprie radici di comunicazione aurorale, embrionale stimolo al confronto e alla condivisione di sensazioni e commozioni.
Singolari esempi di stile metafisico contemporaneo, i fondi delle tele di Claudio Bonichi – nipote di Eso Peluzzi e Scipione – enfatizzano, isolano, illuminano gli oggetti in primo piano: rappresentazioni di figure che paiono ritornare da un parallelo mondo ideale. Come pensieri clandestini, questi fantasmi visitano il nostro immaginario dai più stranianti anfratti della memoria. Luce soffusa, prospettive imperturbabili, lande e ribalte madreperlacee sono lo scenario privilegiato per una spietata critica alle consuete categorie di riconoscibilità e riproduzione figurativa e verbale. I soggetti sono veri e propri spettri, nell’accezione etimologica del termine: visioni, tracce, apparizioni.
Benedetta Bonichi, partendo dagli stessi presupposti, ha ideato e plasmato un’arte manipolatrice della materia biologica. Attraverso lo strumento della radiografia, l’autrice propone da anni un’indagine fascinosa e perturbante sull’interiorità dell’universo sensibile. In posa di fronte ad apparecchi, simulando una scena della quotidianità o lasciandosi semplicemente vivere, i personaggi si prestano ad una panoramica delle stratificazioni dell’essere: spettrali filiazioni degli interrogativi di cent’anni di ricerche e sperimentazioni.
Ivan Fassio
Mostra visitata il 20 agosto
dal 21 giugno al 24 novembre 2013
Ritratto di Famiglia / Portrait de Famille
Un secolo di arte italiana (1912-2012) attraverso le opere di una famiglia di artisti:
Eso Peluzzi, Scipione (Gino Bonichi), Claudio Bonichi, Benedetta Bonichi
Museo Eso Peluzzi – Oratorio dei Disciplinanti
Lo Scrigno dell’Arte, Antico Borgo di Monchiero Alto (CN)
Località Monchiero Alto, 3 – Monchiero (CN) – Italia
Orari: sabato e domenica ore 10,00-13,00 / 15,00 -19,00 – Ingresso libero
Tel. +39 0173 792190 – info@anticoborgomonchiero.it

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