Categorie: altrecittà

fino al 30.VI.2007 | Giordano Pozzi | Brescia, Fabio Paris Art Gallery

di - 17 Maggio 2007

Piccoli esperimenti rivoluzionari, in una mostra dal breve respiro che sviluppa una riflessione sui cardini dell’arte plastica. Bastano materiali semplici a Giordano Pozzi (New York, 1968) per affermare la sua idea di arte: ferro, legno, polistirolo. E soprattutto il collante della memoria e dell’immaginazione. Quanto basta per far scattare il processo creativo-demiurgico dell’artista, che dà forma alle idee platoniche, che crea non dal nulla ma nel nulla, nello spazio vuoto. La materia è strumento da manipolare con assoluta libertà, con sguardo che non vede frontiere. Diventa simbolo elementare, raffigurazione materiale dell’idea partorente, a sua volta semplicissima. L’artista vede nella mente, e ricrea nello spazio-tempo, libellule, funghi, superfici topografiche, radar e ville amene. Creazioni esposte in una stanza e su due mobili in un altro ambiente, con grande attenzione a non stravolgere, sotto le tentazioni dell’horror vacui, l’equilibrio tra contenitore (la galleria che accoglie il visitatore e le opere mettendoli in stretta comunicazione) e contenuto (le sculture e i disegni, che fungono da studi preliminari in due dimensioni ).
Nel centro della stanza è posta la scultura principale della mostra, una topografia ideale, un non-luogo che rappresenta tutti i luoghi possibili, una superficie non creata ma suggerita attraverso un telaio: spetta a chi osserva formulare con l’immaginazione i piani. Quasi un esperimento calviniano, una riflessione sul rapporto (matematico?) tra realtà e rappresentazione. Tuttavia in pochi punti –alture da cui si può dominare il paesaggio- una superficie materiale funge da appoggio per sculture più piccole, tra cui due radar che si inviano informazioni, un fungo, la raffigurazione simbolica della Malattia, una persona. Col titolo Radar Station l’artista vuole captare le emozioni di chi guarda, e al contempo trasmettere le sue.

Il foglio di carta è l’altro versante della ricerca di Giordano Pozzi, che richiamando il Costruttivismo russo e le visioni architettoniche dei grandi del Novecento, da Mies Van der Rohe a Frank Lloyd Wright, realizza studi di ville in matita e acquerello, molto luminosi, con taglio a volte fotografico, disinteressandosi della centratura dell’oggetto, che pare emergere dal profondo, talvolta dall’esterno del foglio.
Infine il video: un montaggio di fotografie in sequenza che rende il movimento, rappresenta il processo creativo dalla nascita alla distruzione della scultura. Un minuto che rende omaggio ai futuristi, fonte d’ispirazione costante per il loro sviluppo di linee di forza, superfici squadrate ed intersecantesi, stati d’animo, flussi di coscienza. Mentre il tempo si qualifica come possibilità di muoversi nello spazio anche bidimensionale, come avviene nelle immagini del video proiettate sulla parete.
La mostra, pur con poche opere, riesce quindi a sviluppare una nuova idea di opera, che non è solo l’oggetto ma l’innesto dell’oggetto nel vuoto di un contenitore. Iperspazi in cui trovano posto la dimensione mnemonica, la fantasia e lo spazio-tempo, con imprescindibile necessità di comunicazione.

marco d’egidio
mostra visitata il 5 maggio 2007


dal 5 maggio al 30 giugno 2007 – Giordano Pozzi – Gazebo
Fabio Paris Art Gallery, Via Alessandro Monti 13 – 25121 Brescia
Orari: 15-19 tutti i giorni escluso festivi – Ingresso libero
www.fabioparisartgallery.cominfo@fabioparisartgallery.com
skype: fabioparisbs


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

La vita quotidiana della Serenissima negli “scatti pittorici” di Gabriel Bella

Alla Fondazione Querini Stampalia, “Bella la vita a Venezia” riunisce le 69 tele di Gabriel Bella dedicate alla quotidianità veneziana…

23 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

A Cavalese l’arte si fa gesto collettivo: Marinella Senatore in mostra

Il progetto del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese prende forma a partire da un workshop condiviso con la comunità locale,…

22 Dicembre 2025 18:04
  • Bandi e concorsi

Mares al Complesso di Santa Croce, l’open call per residenza d’artista in Piemonte

C’è tempo fino all’11 gennaio 2026 per partecipare alla open call per la residenza d’artista promossa da Mares: saranno selezionati…

22 Dicembre 2025 17:30
  • Arte antica

La Battaglia di Pavia: una mostra racconta l’evento che cambiò l’Europa

A Pavia, una grande mostra ai Musei Civici del Castello Visconteo ripercorre la battaglia del 1525, attraverso arti rinascimentali e…

22 Dicembre 2025 14:30
  • Arte contemporanea

65 artisti per la Diriyah Biennale 2026, l’Arabia Saudita epicentro del contemporaneo

Sono stati annunciati gli artisti che parteciperanno alla terza edizione dell’ambiziosa Diriyah Contemporary Art Biennale, in apertura a gennaio: da…

22 Dicembre 2025 13:30
  • Progetti e iniziative

Torino città libera: la mostra all’Archivio Storico, attraverso gli occhi degli studenti

La tragedia della guerra e la tenacia della liberazione sono le due anime di una mostra documentaria curata dall’Archivio Storico…

22 Dicembre 2025 12:30