Un’interessante vena citazionista – ma con intelligenza – percorre la mostra ideata da Gabriele Perretta per chiudere la stagione espositiva della galleria Romberg a Latina. Le opere scelte attingono dal ricco e complesso mondo dei media, ma mirano a ricostruire un’archeologia della memoria, che quasi sempre ha risvolti personali ed intimistici. E l’allestimento e la disposizione coadiuvano l’impresa. A cominciare dalle immagini erotiche della specie di mandala di Fabrizio Passarella, che si rapporta – per scelte cromatiche – alla pittura digitale di Adriano Nardi, che riesce – nonostante l’uso < i <ASTRATTO dei pixel – a rendere omaggio alla tradizionale tecnica pittorica.
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