Siamo stati invitati da Andrea Mantegna, ma il padrone di casa, purtroppo, non si è fatto trovare. Prima di uscire ha abbandonato qualche lettera qua e là ed un solo dipinto, il restauratissimo Redentore del museo di Correggio. Eppure sembra ci siano proprio tutti i personaggi più importanti che nei lunghi anni di soggiorno del Mantegna alla corte dei Gonzaga (1459-1506) gravitarono attorno al suo mondo artistico, influenzandolo e, soprattutto, rimanendone influenzati. Letterati (bellissimo il Ritratto di Battista Fiera eseguito tra il 1507 e il 1508 da Lorenzo Costa il Vecchio), umanisti, musicisti e rappresentanti della corte gonzaghesca tra Quattro e Cinquecento: da Ludovico II a Francesco I, portati in mostra dai profili delle medaglie di Pisanello e Sperandio Savelli, a Francesco II, marito di Isabella d’Este, effigiato nel magnifico busto in terracotta di Gian Cristoforo Romano. E nonostante non manchino le buone occasioni (è un piacere vedere affrontati i due presunti Busti di Isabella d’Este, quello di Edimburgo e quello proveniente dalla collezione Malagelada di Barcellona, potendoli confrontare con la famosa Medaglia per Isabella d’Este di Gian Cristoforo Romano, 1498-1500), si ha il timore che l’apertura delle celebrazioni per il centenario mantegnesco sia avvenuta nel peggiore dei modi e che per la fine dell’anno il nome del pittore sarà servito come specchietto per le allodole in non poche occasioni di scarso livello.
L’esposizione si divide sui due piani della casa del Mantegna, che da sola merita comunque una visita, e si vende come una mostra didattica, non riuscendo però a mantenersi coerente in tal senso. Le puerili riproduzioni di strumenti musicali dell’epoca non si accordano al gran numero di lettere e manoscritti presentati sullo stesso pianterreno. Così ci si sente subito un po’ spaesati e si avanza, senza
Il piano superiore della casa è invece tutto dedicato alla rievocazione. Tre diverse sezioni multimediali ricordano i capolavori del maestro che, per ovvie ragioni, non possono essere in mostra, dalle decorazioni della Camera degli Sposi ai Trionfi di Cesare di Hampton Court.
stefano bruzzese
mostra visitata il 15 marzo 2006
Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…
Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…
A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…
Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…
Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…
Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…