L’ultima collettiva si configura, infatti, come una preview di una
parentesi piĂą approfondita che la galleria si propone di affrontare in un
prossimo futuro. Molti gli artisti invitati a partecipare, circa una trentina,
suddivisi in tre sotto-categorie tematiche: Pop Culture, Pop Surrealism, Pop
Cartoon and Comic Streep.
Nella prima troviamo Eva Paar,
artista austriaca che è stata presente alla scorsa Biennale di Pechino, con due
tele caratterizzate da una tecnica personale che da un lato emula gli stencil e
dall’altro gioca con le illusioni di matrice optical. Insieme a lei, la tedesca
Katja Witt, piĂą vicina
all’illustrazione grafica e cartellonistica, l’americano Teri Hendrich, con alcune piccole tele tonde dallo stile più
aderente al fumetto ma contaminato da un’impostazione pittorica, e ancora i
fotomontaggi intrisi di memorie “old school” di Nancy Barrwell.
Tra i pop surrealisti spiccano Max
Sauvage con i suoi ironici e taglienti personaggi zoomorfi che raccontano
di realtĂ parallele, i paesaggi interiori e infernali di Steve Jhonston e, ancora, gli scenari sospesi e favolistici
popolati da ominidi mutanti di Dan
Mynard. Inquietante la scultura-oggetto Little
helper dell’americana Jane Zweibel,
una creatura indecifrabile confezionata con pezzi di tela dipinta.
Sottile e ironica, invece, l’opera di Carlos No: una cassetta da rompere in caso d’emergenza con
all’interno tre prototipi di immigrantes.
Raffinate e metafisiche le carte acquerellate del coreano Sun-Young Jin, mentre piĂą apparentemente naĂŻf
i Donald Ducks a matita colorata del
belga Gregory Verheecke. Chiudono
l’esposizione la video-animazione di Johnny
Jenkins, ispirata alle gesta dei samurai giapponesi, il cartoon Sweet dreams di Kristen Lepore, le illustrazioni di Marina Comandini tratte dal suo libro a fumetti Solinga, Volendo del 2006 e i disegni urban-tribal di Eamon Espey.
Inseriti nel progetto anche i documenti fotografici di Giulio Garavaglia a Pop Up! con le opere di Ericailcane, Blu, Ozmo, e le immagini
di urban art di Luca Forlani.
Per l’inaugurazione si è tenuta la performance del gruppo Street Art South Italy, che ha
realizzato in galleria una grande opera collettiva, con la partecipazione di William Vecchietti, co-curatore
dell’intero progetto e presente anche con le sue nuove tele ispirate
all’iconografia graffita africana. A completare il quadro, una foto autografa
del 1981 di Andy Warhol che troneggia sull’intera
mostra.
francesca de filippi
mostra visitata il 13 novembre 2010
dal 13 novembre all’otto dicembre
2010
Cuore Pop
a cura di Dores Saquegna e
William Vecchietti
Primo Piano LivinGallery – Palazzo Rubichi
Viale Guglielmo Marconi, 4 – 73100 Lecce
Orario: tutti i giorni ore 10-13 e 17-21
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0832304014; primopianogallery@libero.it
[exibart]
Dalla prima tappa berlinese di The Clock di Christian Marclay alle installazioni immersive di Petrit Halilaj, passando per pittura contemporanea,…
Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…
Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…
John Armleder gioca con l'eterna ambiguitĂ tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…
In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’ereditĂ che appartiene a tutti: la…
Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, piĂą o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…